Vale Corporation (VALE3) ha annunciato un accordo per vendere fino a 16.000 tonnellate di stampi da Vale Japan Limited (VJL) a Mitsui Corporation, per un valore approssimativo di 323 milioni di dollari.
Secondo un documento inviato al mercato, l'operazione è stata completata il 1 aprile, con il termine stimato per raggiungere la dimensione concordata tra il 1 aprile di quest'anno e il 31 marzo 2025.
Vale ha affermato che le trattative equivalgono ad un accordo con una parte correlata, poiché Mitsui è un azionista con “un'influenza significativa in Vale” e VJL è una società controllata dalla compagnia mineraria brasiliana.
BTG analizza Vale
Due settimane fa, BTG ha pubblicato un rapporto in cui affermava che si considerava uno scenario in cui i prezzi del minerale di ferro rimanessero vicini ai 100 dollari per tonnellata, invece dei 120-140 dollari per tonnellata precedentemente previsti.
Secondo la banca, il prezzo del minerale di ferro è stato più volatile del previsto qualche settimana fa, quando la banca ha abbassato la raccomandazione per le azioni Vale.
BTG rileva che gli indicatori chiave di prestazione del minerale di ferro indicano un trend sfavorevole, tra cui un forte accumulo di scorte nei porti cinesi, il calo dei mercati immobiliari cinesi e la riduzione dei prezzi del tondo cinese, tra gli altri fattori.
Data questa situazione, BTG prevede che Vale genererà circa 15 miliardi di dollari di EBITDA nel 2024, ipotizzando prezzi del minerale di ferro di circa 100 dollari per tonnellata. Ciò rappresenta un rischio significativo al ribasso rispetto alla stima di consenso, pari a circa il 19%.
Inoltre, anche tenendo conto di un rilascio di capitale circolante di circa 1 miliardo di dollari, la banca stima che la società genererà un flusso di cassa libero per gli azionisti (FCFE) del 7%.
Tuttavia, BTG stima che in queste circostanze Vale dovrebbe considerare solo il pagamento di dividendi minimi. Calcolano un rendimento da dividendi minimo del 6-7% nel 2024 e ritengono che la società adotterà una politica dei dividendi e un bilancio più conservativi.