La Uno Ciao rappresenta la partenza di una vecchia conoscenza dei brasiliani: la Fiat Uno, che per molti anni è stata una delle auto più amate in Brasile. La parola Ciao, in italiano, è un saluto con due significati: può essere usato per salutare qualcuno e salutare. Fiat capì quindi che non c’era modo migliore per denominare la serie speciale d’addio della Fiat Uno, la cui produzione termina dopo 37 anni di storia. Uno Ciao sarà prodotto in una serie speciale e limitata, numerata in 250 unità.
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In Brasile sono state oltre 4,3 milioni le unità della Fiat Uno, l’auto che ha segnato l’arrivo sul mercato di diverse tecnologie. “Da 37 anni sul mercato, Uno è diventata un’icona e ha segnato la vita di milioni di brasiliani. Per tutto ciò che rappresenta per il marchio e la storia dell’industria automobilistica, il suo addio deve essere uguale, ma in un’atmosfera festosa La Uno è stata l’auto Fiat più venduta in Sud America, oltre ad essere stata pioniera sotto molti aspetti lungo tutto il suo percorso. È proprio questa professione di innovazione e modernità che sopravvivremo nell’attuale gamma e nel futuro di Fiat, senza dubbio onoreremo l’eredità di questa icona, per questo non diciamo ‘arrivederci’, ma ‘Chow’, conferma anche Herlander Zola, Brand Director Fiat South America e Brazil Commercial Operations.
La serie è numerata con un logo che definisce l’unità ed è un addio a una delle auto più amate dei brasiliani, che offriva versioni convenienti della fascia media. Con un aspetto simile a quello della Jeep Renegade (anch’essa prodotta dalla multinazionale Stellantis), la Uno Ciao costerà 84.990 R$. L’ambientazione è unica, per onorare appassionati e collezionisti. Tutte le unità sono verniciate esclusivamente in Silver Grey, con tetto verniciato nero, specchietti retrovisori esterni e spoiler posteriore.
Anche su Uno Ciao le portiere hanno maniglie color automobile e un adesivo laterale con il nome Uno Ciao accompagnato da “La storia de una leggenda”. Gli esclusivi cerchi in lega scura da 14 pollici e il logo Uno in colori italiani a sinistra del cofano del bagagliaio completano il look. All’interno, Uno Ciao adotta un pattern più scuro e una finitura bicolore in colori più chiari sulle porte e nella fascia centrale che si interseca con la plancia. Su di esso è presente una targa numerata, da 001 a 250, che ne misura più esclusività. In evidenza anche i sedili con una finitura unica e il bracciolo del sedile del conducente.
L’elenco delle dotazioni, che è una delle caratteristiche storiche del modello, è ancora lungo. C’è aria condizionata, servosterzo elettrico, quadro strumenti con schermo LCD, computer di bordo, impianto audio con radio Bluetooth e ingresso USB, doppio airbag, serrature anteriori e alzacristalli elettrici antieffrazione one-touch, gancio universale per seggiolino bambino ( Isofix), tergilunotto, lavavetri e sbrinatore, freni ABS con EBD, cintura di sicurezza a 3 punti e poggiatesta per tutti i passeggeri, sedili posteriori sdoppiati e ribaltabili.
una storia
Al suo arrivo nel 1984, la Fiat Uno ha inaugurato il concetto di ‘Piccola fuori, grande dentro’. Nel 1987, la Uno 1.5 R, la Fiat più veloce del marchio, raggiunse una velocità da 0 a 100 km/h in 12 secondi. Grazie ai prezzi popolari, la Uno ha contribuito alla democratizzazione della mobilità a due ruote nel paese, essendo stata la prima auto nuova di zecca per milioni di brasiliani.
Nel 1994, la Mille ELX è diventata la prima auto popolare dotata di aria condizionata. Nello stesso anno, in un momento in cui nessuno parlava di ridimensionamento, Fiat sorprese il mercato con il lancio della Uno Turbo, che combinava prestazioni ed efficienza in un modello che divenne rapidamente il sogno del consumatore brasiliano.
Nel 2010, alla sua seconda generazione, sviluppata al 100% in Brasile, è emersa una proposta sorprendente: arrotondare la piazza, creando una nuova lettura dell’essenza che è sempre stata associata alla forma: la Nuova Uno. Nascono modelli più moderni come Uno Ecology, con parti realizzate in canna da zucchero e tetto con celle fotovoltaiche in grado di sfruttare la luce solare per generare elettricità. Nel 2013 è terminata la prima generazione del modello, contrassegnata dalla Grazie Mille Special. La fine della Uno indica anche una triste tendenza: le auto popolari stanno scomparendo dal mercato in Brasile, che rimane un paese povero senza mezzi pubblici decenti.