Su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, si è aperto questo martedì, presso il Campus di Cascaval, il corso di italiano presso l’Università Statale del Paraná Occidentale (Unioste), in occasione della XXIII Settimana dell’Italiano nel Mondo. Nata nel 2001 per promuovere la lingua italiana all’estero, la settimana proporrà numerosi eventi in Brasile e nel mondo sul tema “Italia e sostenibilità”. La settimana, che continua fino al 18 ottobre e giunge alla sua seconda edizione presso Unioste, mira a esplorare l’influenza duratura del leggendario scrittore italiano.
Alle 20.30 la settimana si è aperta con la conferenza sui 20 anni del corso di Letteratura Italiana, tenuta da Rose Motter e Beatrice Dahl Molin, le due collaboratrici responsabili della realizzazione del corso ad Unioste. Alle 10:15, 2023 Intercomprehension: Ecology and Current Affairs 2023, presentato da Rosemarie Sannet, Unioste, Andrea Rotunno/Lumiere, da Leon Francia, Chiara Pappalardo/Università di Torino-Italia, Eleonorani Tucineto di Bologna – Italia) e nella serata italo Cent’anni di Calvino: Percorso, Ecologia ed Epistolografia, tenuta da Alessandra Santi e Antonio Marcio Atteide. Mercoledì, alle 8.30, la Pontificia Università Cattolica (PUC) del Paraná ospiterà una conferenza su italiano e sostenibilità guidata da José Luis Esteves. Lo stesso giorno, alle ore 10, il tema Insegnare l’italiano in Brasile sarà trattato da Cristian Landulfo/ dell’Università Federale di Bahia e Fernanda Ordale, Università di San Paolo. Alle 14 il titolo italiano su Instagram, diretto da Salisa Menagatti.
La professoressa Alessandra Ribeiro, una delle coordinatrici dell’evento, ha sottolineato che l’evento ha anche un significato festivo in linea con i suoi 20 anni di esistenza. “Siamo orgogliosi di essere qui con l’apprendimento attivo e l’eccellenza nei corsi universitari e post-laurea.”
Onorato
Uno dei premiati della settimana è Italo Calvino (1923 – 1985), scrittore e giornalista italiano e uno dei nomi più importanti della letteratura italiana del XX secolo. Calvino era un classicista e, secondo le sue stesse definizioni nel saggio “Perché leggere i classici” del 1981, lasciò due assiomi indiscutibili: “Un classico è un libro che non finisce quello che ha da dire” e “I classici sono solitamente , ‘Ho letto di nuovo.. Libri che ascoltano la gente dire.’ Calvin stesso ha sicuramente molto altro da dire e ha bisogno di essere riletto.