L'azienda italiana D-Orbit è arrivata alla fase finale dell'European Inventors Award, organizzato dall'Ufficio europeo dei brevetti (EPO), per l'idea di creare un'attrezzatura che… Pulire S spazio Eliminazione di Satelliti Fuori uso, piccola attivazione remota Difese intelligenti.
“Se l’obiettivo è realizzare un’economia circolare davvero sostenibile per lo spazio, il primo problema sarà la gestione dei detriti spaziali: oggi abbiamo in orbita centinaia di frammenti che rappresentano la principale minaccia per i satelliti.
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Non sappiamo dove sono. Quindi, ogni volta che mandi un satellite, scommetti di non essere colpito da nessuno di questi detriti”, afferma il co-fondatore del marchio, Luca Rossettini.
Secondo un recente rapporto dell'Agenzia spaziale europea (ESA), dal lancio del primo satellite nel 1957, più di 15mila apparecchiature di questo tipo sono state inviate nell'orbita terrestre. Sono state registrate più di 600 collisioni, esplosioni e incidenti, molti dei quali sono stati fatti a pezzi.
Pertanto, l'Agenzia spaziale europea stima che ci siano più di 36.500 oggetti che misurano più di 10 centimetri che si muovono in modo incontrollabile in orbita, presentando un rischio significativo per i satelliti che spesso hanno bisogno di cambiare percorso per evitare collisioni.
Inoltre, si prevede che il numero di tali oggetti aumenterà rapidamente nei prossimi anni e, anche con le attuali normative che richiedono la rimozione dei dispositivi dopo la fine delle operazioni, la questione è particolarmente complessa e la quantità di detriti spaziali continua ad aumentare. Aumenta.
Rossettini sottolinea inoltre che «resta inteso che se il numero dei satelliti continuerà ad aumentare come avviene adesso, non si potrà continuare a scommettere, soprattutto se si vuole costruire un business nello spazio».
Per risolvere il problema, D-Orbit – uno dei leader mondiali nei sistemi di gestione satellitare in orbita – ha inventato un piccolo motore chiamato D3, che può essere facilmente integrato nelle apparecchiature prima del lancio e può essere attivato quando iniziano le attività. chiuso o in caso di malfunzionamenti.
Il piccolo ma potente motore è dotato di propri sistemi di propulsione, carburante, telecomando e telecomunicazioni. Può regolare in modo indipendente l'orbita del satellite, facendolo bruciare nell'atmosfera e impedendogli così di “andare alla deriva” e di entrare in collisione con altri oggetti.
Questa è considerata una soluzione economica e viene offerta alle aziende che producono satelliti, poiché il costo per proteggere la missione dall'influenza degli oggetti in orbita e rimuovere il dispositivo alla fine della sua vita utile può raggiungere solo un decimo del costo totale. Del processo.
Un'idea che ha permesso a Rossettini e al suo team di essere candidati al Premio Europeo, che è un riconoscimento alle invenzioni considerate eccellenti e registrate presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti. I vincitori saranno annunciati il 4 luglio durante una cerimonia che si terrà a Valencia, in Spagna.