Gli italiani hanno ereditato l’equivalente di più di 5 milioni di R$ in vecchi soldi dalla Germania e dall’Italia; La lira non circolante ha perso valore nel 2011.
Una donna italiana sta conducendo una battaglia contro le autorità finanziarie del Paese per ottenere un’eredità del valore di un milione di dollari in lire, che la Banca Centrale italiana si rifiuta di convertire in euro.
Sarah Ferrari ricevette il denaro da suo zio, che morì e lasciò centinaia di marchi tedeschi e 500.000 lire italiane nella cassaforte della filiale della Deutsche Bank a Berlino. Lo zio, che viveva nella capitale tedesca, non aveva figli né parenti.
Le autorità tedesche hanno cambiato senza problemi i marchi tedeschi con 730mila euro (equivalenti a circa 2,2 milioni di real brasiliani).
Ma la Banca Centrale italiana si rifiuta di sborsare i due miliardi di lire che Sarah ha ereditato, che equivalgono a circa un milione di euro o 3 milioni di real brasiliani.
La decisione della Banca Centrale Italiana si basa su un decreto emanato dal governo dell’ex Primo Ministro Mario Monti nel dicembre 2011. Da quella data, le vecchie lire italiane ancora in circolazione hanno perso il loro valore.
L’importo stimato della vecchia moneta che non poteva più essere cambiata fu aggiunto tramite decreto alla tesoreria dello Stato italiano.
Adesso Sarah Ferrari si rivolge alla Federazione Italiana Consumatori per chiedere assistenza legale per provare a cambiare la sua lira. Dice che potrebbe anche fare causa alla Corte Europea, se necessario.
Sarah, della provincia settentrionale di Rovigo, racconta: “In Germania i punti di riferimento sono stati cambiati in soli dieci giorni”.
“Ma questo non è possibile nel mio paese”, ha detto con rammarico.
“Nonostante il nome, le leggi nell’Unione Europea non sono le stesse per tutti i cittadini”.