Domenica scorsa (3), dopo un’accesa classica partita tra Taranto e Foggia, valida per il girone C di Serie C del campionato italiano, allo stadio Lagovone è scoppiata una catastrofe. Dopo la vittoria per 2-0 dei padroni di casa, l’incendio si è esteso al settore ‘Gurva Suite’, che ospitava i tifosi ospiti, rendendo il settore completamente inagibile. Fortunatamente durante l’incidente non ci sono stati feriti.
La polizia sta indagando sulle cause dell’incendio. Secondo la stampa italiana, testimoni hanno detto che il Foggia ha lanciato una bomba incendiaria su rotoli di plastica e macramè depositati sotto le tribune dell’area tifosi. L’incendio ha danneggiato la struttura ospite e la mattina dopo la partita si poteva vedere un’ampia area di ustioni all’esterno dello stadio.
Poiché l’incendio si è diffuso rapidamente, il terreno era coperto di fumo. Un incidente sulla strada di ritorno dall’Italia a Taranto ha portato allo stadio 250 tifosi del Foggia a metà del secondo tempo. All’arrivo, sono stati accolti con anti-artefatti da parte dei fan rivali.
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Secondo quanto riferito, i vigili del fuoco italiani sono intervenuti tempestivamente all’emergenza al termine della partita, ma gli ultras del Foggia sono stati colpiti da una pioggia di sassi. Nonostante ciò, le autorità sono riuscite a impedire che l’incendio si propagasse oltre le tribune dello stadio Lagovon. Per motivi di sicurezza il locale è stato evacuato e le conferenze stampa post partita sono state annullate.
Il Foggia ha rilasciato un comunicato in cui esprime solidarietà alla città e alla società tarantina per l’accaduto. Il club si è impegnato a collaborare pienamente con le autorità italiane per chiarire cosa è successo e ritenere responsabili i responsabili. La partita segnerà l’esordio di entrambe le squadre nella terza divisione del campionato italiano.