Scienziati dell’azienda di biotecnologia Anixa Bioscienze Sono stati annunciati risultati promettenti per un nuovo vaccino che potrebbe prevenire il ripetersi dei casi più aggressivi di cancro al seno. Nella prima fase dello studio clinico, tutti i volontari hanno prodotto forti risposte immunitarie contro il tumore.
Il vaccino è progettato per indirizzare il sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali del cancro al seno triplo negativo (TNBC) attraverso un meccanismo innovativo. Il TNBC è un tipo aggressivo di cancro al seno che non ha recettori ormonali e non produce una proteina nota come HER2.
Per saperne di più:
La maggior parte dei trattamenti oncologici disponibili si concentrano sul targeting dei recettori ormonali o della proteina HER2, il che riduce l’efficacia dei trattamenti TNBC. Inoltre questo tipo di tumore tende a crescere più velocemente, risultando più aggressivo.
Studio e risultati clinici
- Nei primi test clinici, 16 donne già trattate per un tumore al seno triplo negativo hanno ricevuto il vaccino sviluppato da Anixa;
- Sono state somministrate tre dosi di vaccino, con un intervallo di due settimane tra ciascuna dose.
- I risultati hanno mostrato risposte immunitarie promettenti, misurate contando i linfociti T e B;
- La risposta delle cellule T è stata osservata nel 75% dei pazienti, mentre la produzione di linfociti B è stata riscontrata a concentrazioni più elevate di vaccino;
- Gli effetti avversi segnalati sono stati lievi, evidenziando l’irritazione nel sito di applicazione come il più comune.
Lo studio è stato presentato durante il San Antonio Breast Cancer Symposium, tenutosi negli Stati Uniti nel 2023. Tuttavia, i risultati non sono stati ancora pubblicati su riviste scientifiche e non sono stati soggetti a peer review.
Anixa Biosciences prevede di condurre un nuovo studio clinico per valutare gli effetti del vaccino in combinazione con il farmaco Keytruda, utilizzato per trattare vari tipi di cancro. Questa ricerca aprirà nuovi orizzonti e potenziali sviluppi nel campo dell’immunoterapia antitumorale.