Il quotidiano italiano Gazzetta dello Sport ha pubblicato indiscrezioni sull'interesse dell'allenatore della nazionale Roberto Mancini a naturalizzare altri giocatori sudamericani dopo il successo con Matteo Retegui, l'attaccante argentino del Tigre. Uno di loro sarà Giuliano Galupo.
Il centrocampista del San Paolo ha la cittadinanza italiana e potrebbe essere convocato in futuro per la partita degli Azzurri, visto che la Nazionale del San Paolo ha avuto difficoltà a trovare talenti locali per rinforzare la rosa.
Oltre a Giuliano Galuppo, nella lista del quotidiano italiano sono comparsi Gianluca Pristiani, del Velez Sarsfield, Nicholas Capaldo, della Red Bull Salisburgo, e Marco De Cesare, dell'Argentino Juniors.
Galupo è considerato uno dei principali talenti della nuova generazione del calcio argentino ed è arrivato a San Paolo lo scorso anno circondato da aspettative. Dopo un inizio difficile al Tricolor, l'atleta è riuscito a guadagnare spazio con coach Rogerio Ceni nonostante fosse fuori posizione, più avanzato, e ha mostrato la sua capacità di fare gol, oltre a tutto quello che aveva già dimostrato da centrocampista al Banfield.
Vale la pena notare che la nazionale italiana comprende molti giocatori nati in Sud America, come i brasiliani Jorginho, Rafael Tolui ed Emerson Palmieri. Matteo Retegui è il nuovo membro del 'gruppo'.
L'allenatore della Nazionale italiana Roberto Mancini ha espresso la sua preoccupazione per il futuro del calcio nel Paese, che soffre di carenza di talenti e non è riuscito a qualificarsi per le ultime due edizioni della Coppa del Mondo. In una recente intervista, il tecnico ha sottolineato la carenza di giocatori italiani nei club italiani ancora vivi in Champions League (Inter, Milan e Napoli).
“Se guardi le tre squadre in Champions League, hanno circa sette-otto giocatori italiani in totale. Non credo che siano così tanti. Non possiamo lamentarci. Questa è la realtà e dobbiamo fare qualcosa di diverso . Ad alcune radici di base.” Mancini ha detto: “Non esiste un giocatore italiano. Il calcio italiano non è rinato per questo. Forse il calcio di club. Se ci fossero 33 italiani in campo forse basterebbe anche il 50%”.