Ansamed – Il film drammatico “Rabito” (Rapito in portoghese), del regista italiano Marco Bellocchio, è stato nominato nella categoria Miglior film straniero ai Premi Cesar, i più importanti in Francia.
Il film, che racconta la storia vera di un ragazzo ebreo rapito dalle autorità pontificie per diventare prete in Vaticano, è in competizione con altri quattro.
Il film “Rabito” ha concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2023 e ha perso, ma ha ricevuto consensi per 13 minuti dopo la proiezione, oltre agli elogi della critica.
Anche il film d'animazione franco-italiano “Linda e il pollo” (La bella e il pollo in portoghese) è stato nominato nella categoria Miglior film d'animazione.
Nella stessa categoria concorre il film “Interdit aux chiens et aux italiens” (Vietato ai cani e agli italiani in portoghese), che ruota attorno alla xenofobia contro gli italiani ed è diretto da Alain Ogito, francese di famiglia italiana.
I 3.375 membri dell'Accademia Cesar avranno un mese per scegliere tra le nomination i film che riceveranno l'“Oscar di Francia” nel corso della cerimonia che si terrà il 23 febbraio al Teatro Olympia di Parigi e sarà presentata dall'attrice Valérie Lemercier .
Storia vera
La storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo di sei anni rapito dalla Chiesa cattolica nel 1858, è al centro delle polemiche in Vaticano.
Affetto da una grave malattia infantile, Mortara si sarebbe sottoposto a un frettoloso rito battesimale eseguito da una cameriera cristiana, credendo che sarebbe morto.
La chiesa ha affermato di aver ricevuto una segnalazione sull'incidente e di aver preso in custodia il ragazzo, giustificando ciò con l'esistenza di una legge che impedisce ai non cattolici di allevare un figlio cattolico.
Mortara venne poi trasferita al clero sotto la tutela di Papa Pio IX per ricevere l'educazione cristiana.
I genitori, scossi e increduli, fecero di tutto per riavere il figlio, ma il Papa non accettò il ritorno del ragazzo.
Non ritornò dai suoi genitori fino all'adolescenza, 12 anni dopo, ma la famiglia si scontrò sulla sua fede acquisita e Mortara decise di tornare a Roma e diventare prete.
(Io dimentico).
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