La Confcommercio d’Italia (Confcommercio) lunedì (27) ha pubblicato un rapporto che stima l’autunno che il turismo nel paese ha registrato nel 2021, il secondo anno consecutivo di calo a causa della pandemia di COVID-19.
Nel 2021 gli arrivi sono diminuiti di 60 milioni e 120 milioni di passeggeri in meno rispetto al 2019, anno prima della pandemia. Nella stessa analisi sono ancora 13 milioni i viaggi in meno degli italiani all’estero.
Anche guardando ai tre maggiori eventi delle festività natalizie in Italia – Natale, Capodanno ed Epifania (6 gennaio) – le differenze sono significative.
Dei 25 milioni di voli programmati negli ultimi mesi, circa 5 milioni sono stati cancellati e 5,3 milioni sono stati modificati riducendo la durata del soggiorno a destinazione o spostando la prenotazione in una città più vicina alla residenza del turista.
Il capo di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha lanciato un appello al governo perché “fornisca più assistenza finanziaria e finanziaria” al settore duramente colpito. “Non è ragionevole parlare di economia italiana senza il principale motore del turismo”, ha aggiunto.
Il sondaggio ha anche mostrato che sei intervistati su dieci sono stati lontani dalle loro case per un massimo di due giorni durante il periodo natalizio e nella stessa zona in cui risiedono. I voli in uscita sono selezionati solo al 5%.
Seguendo questo ritmo, il settore prevede di riprendere la crescita solo nell’estate del 2022, a circa 30 mesi dall’inizio della crisi sanitaria.
Attualmente l’Italia tiene aperte le frontiere a molti paesi – il Brasile non è uno di questi – ma richiede un test di ingresso negativo per le persone vaccinate. Coloro che non sono stati vaccinati devono sottoporsi, oltre all’esame, a una quarantena di cinque giorni.