Tutto su intelligenza artificiale
Hai mai sentito parlare di palinomorfi? Sono microfossili, piccoli fossili rinvenuti nelle rocce sedimentarie di tutto il mondo, che possono essere studiati più a fondo grazie all’intelligenza artificiale.
Questi microfossili sono preziosi per geologi e paleontologi per studiare la storia della Terra, ma le loro piccole dimensioni e la grande quantità rendono il lavoro difficile. Ora, i ricercatori hanno sviluppato una tecnologia di apprendimento automatico per rendere questo compito più semplice.
Leggi anche:
I palinomorfi sono davvero piccoli, con dimensioni variabili da 5 a 500 micrometri (per darti un’idea, un capello umano ha un diametro compreso tra 17 e 181 micrometri). Questi microfossili sono costituiti da materiali altamente resistenti alla decomposizione, come lo sporopollenene, e potrebbero essersi formati da pochi milioni a più di 500 milioni di anni fa.
Un punto chiave è che aiuta gli scienziati a capire come la Terra è cambiata nel tempo. Ad esempio, permettendoti di ricostruire ambienti antichi.
L’intelligenza artificiale accelera il lavoro scientifico
In precedenza, gli scienziati passavano ore a selezionare manualmente questi fossili al microscopio, un processo noioso e dispendioso in termini di tempo. Ma ora, un team dell’Università di Tromsø in Norvegia ha creato un sistema di intelligenza artificiale (AI) per rilevare e classificare i microfossili da immagini microscopiche.
E il nuovo metodo secondo Uno studio pubblicato sulla rivista Artificial Intelligence in Earth SciencesUn modello di rilevamento degli oggetti chiamato YOLO viene utilizzato per identificare ed estrarre forme antiche dalle immagini, creando scatole attorno a ciascun microfossile e risparmiando molte ore di lavoro. Successivamente, il team utilizza una tecnica di apprendimento chiamata SSL (apprendimento autosupervisionato) per addestrare l’intelligenza artificiale a identificare caratteristiche specifiche dei fossili.
L’intelligenza artificiale è stata testata utilizzando i dati ottenuti dalla Direzione marittima norvegese e si è rivelata efficace nel classificare centinaia di fossili. Iver Martinsen, uno degli autori dello studio, sottolinea che l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe aiutare i geologi a sfruttare meglio le informazioni provenienti dai campioni.
attraverso IFLScienza