Nell’analisi fenomenologica si distinguono due matrici: organizzazione con finalità pratiche in un sistema che si limita a risultati limitati, come le cosche create per rapinare banche. Nonostante gli elementi complessi, l’inizio, la parte centrale e la fine sono autolimitanti.
All’altro capo del processo, formula un ideale più ambizioso di intento di potere, politico, ideologico, etnico.
Si scopre che le risorse tecnologiche contemporanee su tutta la linea hanno creato una nuova mobilitazione lontano dai tradizionali paradigmi classici.
Così, su scala più ampia, un ospedale può essere sia un presidio sanitario, una variante antiriciclaggio o una cellula partigiana per le controversie elettorali, sia anche uno strumento di proselitismo religioso. O, infine, se si tratta di indagare con attenzione tutte queste ipotesi riguardanti attività illecite, protette da potenti meccanismi di intelligence operativa difensiva.
L’esempio si moltiplica da orchestre, apparentemente dedite allo sfruttamento di ragioni di spettacolo, a flussi di narcotraffico, sfruttamento sessuale dei minori, e milizie di protezione e sicurezza che svolgono, in maniera surreale, la silenziosa garanzia di cittadinanza o estorsioni. E anche uccidere i nemici o coloro che resistono all’impero dell’emarginazione che regna nei vuoti concreti delle grandi città o anche dei piccoli paesi dell’interno.
Citazione appropriata da Aristotele: “La maggior parte delle persone pensa che una nazione, per essere felice, debba essere grande. Ma anche se hanno ragione, non hanno idea di una grande nazione o di una piccola nazione…Ci sono limiti ad altre cose: piante, animali, macchine Nessuna conserva la sua forza naturale quando è troppo grande o troppo piccola: al contrario, o perde completamente la sua natura, o si deteriora”.
Il terrorismo non è sempre pubblicizzato attraverso l’information marketing.
Al contrario, a volte, come abbiamo visto ora in Afghanistan, sorprende anche la potenza più illuminata del mondo. Quando la CIA si è svegliata, i talebani erano già all’aeroporto.
Il destino non perdona un guidatore assonnato, un brigante non chiede il permesso alla sua felicità.
* Flavio Goldberg è avvocato e dottore in giurisprudenza
* Valmor Rakorti, tenente colonnello, comandante del battaglione delle operazioni speciali