Povera Sarah White
PARIGI (Reuters) – Sean Penn e Wes Anderson saranno tra i dignitari in lizza per il primo premio al Festival internazionale del cinema di Cannes a luglio, quando la settima fiera d’arte spera che le star mondiali possano interagire di nuovo alle feste in Costa Azzurra.
Gli organizzatori del più grande festival cinematografico del mondo hanno dichiarato giovedì di ritenere di poter organizzare cene e spettacoli sulla spiaggia in parallelo con la competizione principale, poiché alcune misure contro il Covid-19 sono sospese in Francia.
Solitamente tenuto a maggio, l’evento magico dell’anno scorso è stato annullato a causa della pandemia e quest’anno si svolgerà dal 6 al 17 luglio. Il direttore del festival Thierry Frémaux ha detto che non ci saranno “baci sul tappeto rosso”, ma le restrizioni non dovrebbero essere troppo onerose.
I viaggiatori di altri paesi, come il Regno Unito, sono ancora soggetti a misure di quarantena in Francia per ora, ma non ci sarà più il coprifuoco notturno.
Dopo un’uscita del 2019 piena di grandi nomi di Hollywood, l’elenco degli artisti di quest’anno include meno star degli Stati Uniti.
La selezione dei nominati per la Palma d’Oro comprende alcuni film incentrati sull’era del Covid-19, in cui i personaggi appaiono in maschera.
“Anche il cinema lo presenterà”, ha detto Frémaux in una conferenza stampa.
La Frattura, diretto da Caterina Corsini, si svolge in un moderno ospedale.
I punti salienti includono “The French Dispatch” di Wes Anderson, noto per “The Eccentric Tenenbaum” e “The Grand Hotel Budapest”.
Flag Day, un dramma diretto da Sean Penn, sarà tra i 24 film in lizza per l’attenzione della giuria, guidata dal regista americano Spike Lee.
Torna l’italiano Nani Moretti, vincitore nel 2001 con “Tre Piani”, e Paul Verhoeven presenterà “Benedetta”, che parla di una storia d’amore in un monastero.
Adam Driver e Marion Cotillard recitano in “Annette”, un musical di Leos Carax che sarà presentato in anteprima la sera della prima.
I primi film saranno inoltre proiettati dai registi francesi Francois Ozon e Jacques Audiard, dall’iraniano Asghar Farhadi, dal russo Kirill Serebnikov e dal thailandese Apichatpong Werasethakul, vincitori della Palma d’oro 2010.
Fuori concorso, Oliver Stone mostrerà una versione modificata di “JFK – The Question That Won’t Be Silent” del 1991 con nuovo materiale.
(di Sarah White e Michaela Cabrera)
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