Sei dissidenti venezuelani si stanno rifugiando nell'ambasciata argentina a Caracas, hanno confermato al sito di informazione Infobae fonti di Casa Rosada, residenza ufficiale del presidente argentino.
Secondo il portale, che non specifica le sue fonti, il presidente Javier Miley e la cancelliera Diana Mondino “hanno accettato l'ingresso dei sei perseguitati nella rappresentanza diplomatica in Venezuela, e da quel momento – in conformità con le leggi internazionali – sono stati sottomessi asilo dal Venezuela”. Argentina.
Recentemente altri media argentini, come il quotidiano Clarín, hanno pubblicato informazioni sulla presenza di dissidenti venezuelani titolari di ordini di arresto preventivo nella rappresentanza diplomatica argentina in Venezuela.
Il portale Infobay ha identificato cinque di questi oppositori: Pedro Urochorto, Magali Meda, Humberto Villalobos, Claudia Masero e Omar Gonzalez, ma non ha rivelato il nome della sesta persona.
L'ingresso degli oppositori nell'ambasciata è avvenuto gradualmente, a partire dalla settimana scorsa.
Le relazioni tra Argentina e Venezuela, che erano strette durante il mandato dei peronisti Néstor Kirchner (2003-2007) e Cristina Kirchner (2007-2015), si sono indebolite da quando Miley è entrata in carica a Casa Rosada nel dicembre dello scorso anno. Miley è una dura critica del dittatore venezuelano Nicolas Maduro, un chavista.
Il governo argentino è stato uno dei paesi firmatari, insieme ai governi di Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Paraguay, Perù e Uruguay, di una dichiarazione in cui esprimeva la propria preoccupazione per l'impossibilità di Corina Llores, la candidata dell'opposizione del Partito Democratico Programma unionista, conquistando la presidenza. Per registrare la sua candidatura alle elezioni previste per il 28 luglio, dove Maduro cercherà la rielezione per un nuovo mandato.
Con informazioni da Bellino News