L’entrata in vigore è prevista per la seconda metà di maggio, il “Corridoio Verde Nazionale” sarà un certificato sanitario del Governo italiano per consentire la riapertura di uno dei paesi più visitati al mondo ai turisti stranieri.
Il turismo è uno dei pilastri dell’economia italiana e, come nel resto del mondo, è stato duramente colpito dalla nuova pandemia di Coronavirus, che ha imposto restrizioni ai viaggi internazionali e anche nazionali.
Per questo l’Italia non ha voluto attendere l’introduzione del passaporto sanitario dell’Unione Europea, prevista per la seconda metà di giugno, e ha deciso di rilasciare un proprio certificato in previsione della ripresa del turismo.
“National Green Corridor” – il nome sarà in inglese – è simile ai certificati che gli italiani hanno già dovuto utilizzare per navigare in regioni con diversi livelli di rischio epidemico dalla fine di aprile.
In linea di principio, verrà concesso un permesso di viaggio ai turisti che hanno precedentemente assunto due dosi di vaccini Pfizer, Moderna o AstraZeneca o una dose di immunosoppressore Janssen; Per le persone che forniscono un certificato medico comprovante la guarigione da Covid-19; E per chiunque abbia un risultato negativo in un test di reazione a catena della polimerasi o test dell’antigene nelle 48 ore precedenti l’ingresso nel paese.
Inizialmente, il National Green Corridor sarà sulla carta, e sarà sufficiente che il turista abbia uno dei tre tipi di prove richieste.
Con l’introduzione del Passaporto Sanitario dell’Unione Europea, i dati verranno caricati su una piattaforma digitale operante a parità di standard per l’intero blocco.
L’introduzione della tessera sanitaria si tradurrà anche in modifiche alle regole per l’ingresso in Italia – ma, almeno per il momento, non per i turisti dal Brasile. Attualmente le linee guida del Ministero della Salute per i viaggiatori dell’Unione Europea e del Regno Unito specificano che l’esame venga effettuato 48 ore prima dell’arrivo, la quarantena cinque giorni dopo lo sbarco e quindi un nuovo test.
Per le persone provenienti da Australia, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore e Thailandia, l’unica modifica è il periodo di quarantena, che oggi è di 10 giorni.
Persone provenienti da quasi tutti i paesi del mondo non possono recarsi in Italia per motivi di turismo, mentre l’ingresso è vietato per qualsiasi motivo ai viaggiatori che hanno viaggiato attraverso Bangladesh, Brasile, India e Sri Lanka nei 14 giorni precedenti l’arrivo – ce ne sono pochi eccezioni a tale restrizione, come nel caso dei cittadini con residenza fissa in Italia.
La premessa discussa dal governo italiano è che con l’introduzione del “corridoio verde” viene liberalizzato l’ingresso di turisti provenienti da paesi dell’Unione Europea e paesi con vaccinazioni avanzate, come Stati Uniti e Israele, e vengono mantenute misure precauzionali con altri.
“La tessera italiana gratuita sarà valida per tutti, anche per i turisti non appartenenti all’Unione Europea. Basterà un semplice pezzo di carta per attestare il rispetto delle regole”, ha detto a Sky Station il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. TG24.