cinema italiano? A conferma della crescente importanza dei depositi di film “vecchi”, ecco un altro ciclo di copie restaurate per riscoprire i “migliori maestri del cinema italiano”. Per ora sono due i celebri titoli scritti da Vittorio de Cicca (1901-1974) universalmente riconosciuti e celebrati come simboli del neoliberismo: Ladri di biciclette (1948) e Miracolo a Milano (1951). Dal 1 luglio saranno in mostra Ragazza in valigia (1961) e autunno (1972), entrambi interpretati da Valerio Jurlini (1926-1982), sicuramente meno noto ma non per questo meno importante, in questo caso si può parlare di ristrutturazione post-neuralista della produzione italiana.
L’iconica Roma Città Aperta di Roberto Rosellini (1945), realizzata tre anni dopo, Ladri di biciclette Nel 1952, la rivista britannica Site & Sound ha superato la prima edizione delle 100 migliori edizioni di “Best Movies” (l’ultima edizione, nel 2012, è arrivata al 33° posto). In esso vediamo due fattori principali delle dinamiche neuralistiche: la ricerca di una realtà umana e sociale che includa immagini della vita di strada, la scelta di attori non professionisti.