Quando ‘Barbie“Stava occupando tutte le fasce orarie di visione del mondo, quando circa un anno fa, si verificò un fenomeno strano – e opposto – Italia. Mentre tutti correvano a vedere il film Plastic Doll, la gente di quel paese correva a vedere un’altra produzione nazionale chiamata ‘Abbiamo ancora domani‘. Titolo, precedentemente selezionato per rappresentare l’Italia nella corsa per Oscar Nel 2023 ha portato nelle sale 5 milioni di spettatori, registrando al botteghino più di 24 milioni di euro. Un vero fenomeno qui e ora, dopo un breve debutto in apertura Festival del cinema italianoa Rio de Janeiro, il film arriva nei cinema brasiliani a partire da giovedì prossimo, il quarto.
1946. L’ultima guerra mondiale è finita, ma i paesi europei, ad es ItaliaSi stanno ancora riprendendo emotivamente e finanziariamente da tutta la devastazione. In questo contesto accompagniamo la casalinga Delia (Paola Cortellesi), la cui vita quotidiana si limita a prendersi cura dei figli – Marcella (Romana Maggiora Vergano) e i due figli minori – dal marito, Ivan (Valerio Mastandrea), e suo suocero, che vive con loro, è costretto a letto. Delia Trascorre le sue giornate stirando e cucendo vestiti, cucinando, facendo la spesa, pulendo la casa… e alla fine della giornata subisce abusi fisici e psicologici da parte del marito. Mentre flirtava con la vita che avrebbe potuto vivere Álvaro (Raffaele FanoliLa sua grande passione, Delia Riceve una lettera misteriosa che le fa sognare nuove possibilità per il suo futuro.
Sono molti gli aspetti sorprendenti dell’Abbiamo ancora domani‘. A cominciare dall’estetica – bianco e nero, ricalcando le produzioni degli anni Quaranta – che, insieme alla fotografia, aggiungono bellezza e morbidezza al contesto opprimente e violento in cui sono inseriti i personaggi. Ma forse l’elemento più forte di questa produzione è la sua sceneggiatura Forio Andreotti, Giulia Calinda e Paola Cortellesiche spiega un racconto creativo e crudo su un ruolo femminile che non esisteva in quegli anni Quaranta, ma cominciava a prendere forma ed esprimersi nei suoi primi movimenti.
Sotto la guida del regista e dell’eroe Paola Cortellesi,’Abbiamo ancora domaniTesse una storia molto semplice, comune a molte donne, utilizzando le risorse più comuni del cinema per arricchire la sua narrazione. In qualità di regista, Paola Cortellesi È molto creativa nel trovare soluzioni intelligenti, ad esempio girando scene di estrema violenza senza lasciare alcuna grinza nello sviluppo del suo film; Come attrice, Paolo Trova il tono giusto per nascondere il vulcano di emozioni che ha Delia Sente, ma le viene impedito di sentire nell’ambiente domestico, chiudendo nei pensieri di questo personaggio tutte le urla che vorrebbe gridare, ma che non compaiono, ma vengono avvertite dallo spettatore.
Era da molto tempo che un film così intelligente non arrivava sulle scene cinematografiche brasiliane. ‘Abbiamo ancora domaniÈ tecnicamente ben fatto, interpretato con forza e diretto brillantemente, all’altezza della reputazione che ha preceduto il suo debutto in Brasile. Senza nemmeno immaginare,Abbiamo ancora domaniFa ridere e commuovere le persone e suggerisce il pensiero critico quando si usa l’immaginazione prendere in giro E il dramma Per parlare di fatti e di fatti che dovresti sapere in tempo reale. “Più di quanto si possa vedere”Abbiamo ancora domani“È un film che tutti gli amanti del cinema di questo Paese dovrebbero provare. Non perdetelo.