L'abitudine di gustare il gelato o la pizza la sera è una tradizione profondamente radicata nella cultura italiana, tuttavia, l'usanza potrebbe avere i suoi giorni in quanto le autorità locali vietano la vendita di cibi e bevande da asporto dopo la mezzanotte nel tentativo di preservare la pace della città. 12 quartieri vivaci.
Marco Granelli, vicesindaco con delega alla Sicurezza, ha svelato gli intenti della proposta, sottolineando l'importanza di conciliare socialità e svago con la tranquillità e la salute dei residenti. Nelle sue parole condivise sui social, ha evidenziato la sua visione di una città dove giovani e anziani possano condividere armoniosamente gli spazi.
Secondo le autorità, la soluzione per combattere il rumore eccessivo nelle zone residenziali è vietare di servire cibo e bevande negli spazi all'aperto tra le 00:30 e le 6 del mattino nei giorni feriali e tra l'1:30 e le 6 del mattino nei fine settimana.
Tutto il dibattito ruota attorno al delicato equilibrio tra diritti dei residenti e vitalità della movida milanese. Ogni quartiere ha le sue gemme culinarie che attirano folle tutto l'anno, come l'artistica Brera e l'esclusivo Garibaldi, entrambi quartieri soggetti alle nuove normative proposte.
Tuttavia, il divieto è stato criticato da alcuni ambienti. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio, la sezione milanese dell'associazione italiana dei commercianti al dettaglio, ritiene dannosa l'iniziativa, sostenendo che limitare la vendita di alimenti e bevande è contro il buon senso. A sua volta, suggerisce che le autorità prendano in considerazione concessioni come l’estensione degli orari di apertura dei parchi e degli spazi pubblici, piuttosto che imporre un divieto severo.
Oltre a Barbieri, alcuni residenti si chiedono se le restrizioni proposte siano eccessive. Il segretario generale sostiene inoltre che la maggioranza dei giovani milanesi inizia a cenare solo alle 22, soprattutto in estate, sollevando dubbi sull'efficacia del divieto.
I critici sostengono che il divieto è contrario alla cultura italiana e che la legge deve essere modificata. Nel 2013, piani simili furono discussi ma abbandonati a causa della reazione pubblica e dell'emergere del movimento “Occupy Gelato”.
Il futuro della vendita notturna di gelati e pizza a Milano è nelle mani dei residenti, che avranno tempo fino alla prossima settimana per esprimere la propria opinione prima che venga presa una decisione definitiva. E se approvato, entrerà in vigore il mese prossimo e durerà fino a novembre, quando finirà la stagione turistica.