IOA Il Monte dei Paschi resta il centro strategico della politica e dell’economia italiana. La partita di Siena “è” il momento di raccogliere la posizione del governo nei confronti della parte produttiva del Paese e nei confronti dei partner europei, la cui posizione la Banca Centrale Europea sintetizza, con la necessaria indipendenza. Il Fondo monetario internazionale, come è noto, controlla il 64% della banca più antica del mondo. Ma ora deve liberarsene. Due anni fa UniCredit lasciò il tavolo delle trattative dopo aver raggiunto un accordo cercato per mesi, e da allora Monte ne ha fatta di strada, cambiando anche profilo grazie ad un importante aumento di capitale e avviandosi a chiudere il 2023 con un patrimonio netto di $ 1 miliardo. ha vinto. MPS ha cessato di essere un’emergenza economica. Non perdere più, vinci. C’è ancora un’emergenza politica e Roma è chiamata a dare il segnale. Due settimane fa è stato scelto un ruolo consulenteIl cui completamento è previsto entro la fine di ottobre. Per quanto ne sappiamo, nessuna banca italiana è stata invitata a questo evento concorrenza. L’obiettivo è quello di offrire in borsa parte del 64% del capitale attualmente posseduto dal governo. Non tutto è ancora deciso, ma gli osservatori vicini al processo indicano che una quota del 15-20% è trasferibile. 15 soglie di alto valore simbolico. Ciò significa che il capitale scenderà sotto il 50%, rendendo il Banco Roca Salimbeni ufficialmente competitivo.
Tra i compiti della politica e di questo governo in particolare non c’è solo quello di rispettare gli accordi con l’Europa, ma Meloni e Giorgetti hanno anche la capacità di gestire uno dei settori più importanti in ogni economia matura, ovvero il credito. Nella geografia bancaria italiana, dietro Intesa Sanpaolo e Unicredit, se si vuole creare un gruppo rilevante a livello europeo, ora è il momento di agire. Il famoso Terzo polo Non può prescindere dal Monte dei Paschi di Siena, che va abbinato agli altri giocatore. Nello specifico si tratta di tre società rispettivamente: Credit Agricole Italia, Banco BBM e Pepper-Unipol. Questo è il grande disegno che può realizzarsi, nei tempi e nei modi che i suoi fautori, e il governo italiano su tutti, decideranno di attuarlo. Sfuggire a questa opportunità unica di mentoring sarebbe una limitazione troppo ovvia.
i cambiamenti
Allo stesso tempo, la scena cambia rapidamente e il cielo sembra allontanare le nuvole scure. La scorsa settimana la sentenza della Corte di Cassazione, sul caso degli ex amministratori di MPS Giuseppe Mossari e Antonio Vigni, pur confermandone l’innocenza, ha portato alla riduzione definitiva di circa un miliardo di richieste di risarcimento della Banca senese, il cui volume complessivo di fondi è crollato da 4,1 miliardi a 3. Si attende una sentenza il 27 ottobre. Un’altra: questa volta sotto accusa sono Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. In gioco c’è, tra l’altro, un altro miliardo di potenziale risarcimento per Mps. Ma l’8 novembre l’amministratore delegato Luigi Lovaglio presenterà al mercato i conti del terzo trimestre, che tutti aspettavano, trainato dai tassi in rialzo e comunque sulla strada per confermare utili miliardari al 31 dicembre. A quel tempo era stabilitoconsulente Il governo venderà a fetta Il prezzo delle azioni dovrebbe essere certo, in modo che l’operazione possa essere effettuata tra dicembre e gennaio. Saranno mesi intensi, vista la prima vendita fetta Sul mercato, parallelamente dovranno essere svolti i lavori preparatori per la ricerca di un partner industriale al quale verranno successivamente trasferite le quote e la leadership del gruppo. Sarà la partita più difficile, che si potrà giocare in punta di piedi dopo la primavera, perché abbiamo visto che basta una sola frase, anche la più scontata e banale, per cambiare il corso del mercato azionario, come è stato recentemente confermato. Venerdì .