libico Analizza il discorso del presidente e dice che “nel suo mondo parallelo, sciogliere la Camera dei Rappresentanti non è una scommessa senza senso”, come se l’ondata che ha posto Jordan Bardella, il candidato del Partito del Raduno Nazionale, alla guida del 93% dei deputati la popolazione francese domenica scorsa “scomparirà miracolosamente prima delle elezioni legislative tra meno di tre giorni”. Il quotidiano critica anche il fatto che il presidente attribuisca il 50% dei voti alle elezioni europee agli estremisti, “mettendo nella stessa borsa” due partiti ultranazionalisti, piccoli partiti sovranisti e il partito Francia Insubissa, della sinistra radicale.
“Il patto con il diavolo”.
Giornale Le Figaro Riproduce anche nel titolo l’espressione che Macron ha usato ieri – “estremisti” – per riferirsi a tutte le forze politiche che non accettano di unirsi alla maggioranza presidenziale. Il giornale afferma che il capo dello Stato “vuole imporre il suo campo come l’unica opzione possibile”, ricordando che durante il suo discorso, Il presidente ha classificato l’alleanza tra il capo del Partito della Destra Repubblicana e l’estrema destra come “un’alleanza con il diavolo”.E l’alleanza È partito con il partito Francia Insubmissa.
“Salto nel vuoto”
“Salto nel vuoto” è il titolo dell’editoriale in Le FigaroCiò indica che il Presidente ha parlato per quasi due ore e non ha risposto alla domanda che tutti si pongono da domenica sera: perché la Camera dei Rappresentanti si è sciolta? Senza questa decisione, secondo la valutazione dell’autore dell’editoriale, la questione se il Partito del Raggruppamento Nazionale raggiunga l’apice del potere nei prossimi tre anni, prima delle elezioni presidenziali del 2027, non si porrà. Ripete ciò che peggiora le cose Le FigaroLe proposte di Macron non erano altro che una reiterazione della sua bozza per la campagna elettorale del 2022, con potere consolidato, giustizia più severa, più sicurezza e maggiore controllo sull’immigrazione.
Stesso tono del quotidiano economico Echi, che mette in risalto la promessa di Macron di “governare diversamente”, ricordando che la stessa retorica è già stata adottata più volte dal capo dello Stato, come la crisi dei gilet gialli e la pandemia di Covid-19. “Il presidente si è presentato ancora una volta come se fosse nel regno della ragione”, dicono le memorie, ma “ha rifiutato di approfondire le sue proposte, lasciando un’impressione di incertezza”. Il giornale conclude che sette anni dopo l’inizio del suo primo mandato e tre giorni dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni europee, la sua capacità di persuasione è minima. Echi.