Uomini che certamente sembrerebbero giovani e tremerebbero di lussuria se incontrassero Paula al mercato, alla fiera, al ballo, al ristorante, mettono la faccia al sole per criticare i corpi degli altri. Uomini che si rimpiccioliscono di più di fronte alle donne. Uomini che sanno che non potranno mai suscitare alcun tipo di sentimento in donne come Paola Oliveira.
L’oggettivazione del corpo femminile è un costrutto sociale soggetto a critica e termina con la morte. Moriamo molte volte nella vita cercando di adattarci allo schema creato dallo stupido mondo degli uomini. Moriamo di fame, di sindromi, di tristezza e di rabbia per poterci adattare. Moriamo mille morti quando il necrologio dice che la giovane artista ha lottato con le scale per tutta la vita. Testi violenti scritti da un uomo che ha combattuto contro le critiche. Credeva che fosse suo diritto naturale registrare lì il verdetto sul corpo di Marilia Mendonça, anche dopo la sua morte. Non hanno fatto lo stesso con Joe Soares. Non lo farebbero con Faustau. Vale solo per le donne.
Se si fosse trattato di pochi uomini, i combattimenti sarebbero stati più moderati. Poiché la mascolinità è una struttura, esiste in ognuno e in tutti noi. Il femminismo arriva a dare un nome alla violenza e a farci vedere.
Anche vedere donne maschili entrare nella danza per criticare il corpo dell’altra.
C’è infine un ultimo livello di critica; Paula è giudicata anche da donne che trovano strana la trasformazione della sua personalità pubblica in nome di un’immagine con meno filtri, meno interferenze, più corpo, più libertà e più accettazione. Come se non ci fosse permesso cambiare idea, imparare e crescere. Come se la gabbia che prima era occupata non potesse essere superata. In questo momento, il movimento di lotta per la liberazione di tutti noi è diventato illegittimo, facendoci pensare che forse non esiste altra via d’uscita se non la possibilità di saltare di gabbia in gabbia.
Questa critica virulenta, proveniente dall’interno del movimento femminista, diretta alle donne piuttosto che a uno stronzo misogino che fa e dice cose intollerabili, è una battuta d’arresto per la vita e il movimento.