«Lo Spirito Santo, accolto nel cuore e nella vita, non può non aprirsi, muoversi e andare; Lo Spirito ci spinge sempre con la nostra inesauribile immaginazione a raggiungere e comunicare il Vangelo. Sta a noi obbedire e collaborare con Lui, senza mai dimenticare che il primo annuncio è stato dato con la testimonianza della nostra vita! A che serve dire lunghe preghiere e cantare bei canti se gli altri non hanno pazienza»: ha detto Francesco ai membri del Consiglio nazionale del Rinnovamento carismatico italiano.
Manoel Tavares/Raimundo de Lima – Vatican News
Sabato mattina, 20, nell'Aula del Concistoro in Vaticano, il Santo Padre ha ricevuto 85 membri del Consiglio Nazionale per il Rinnovamento in Espirito Santo, il Rinnovamento carismatico italiano.
Nel suo discorso di benvenuto ai membri della Congregazione e a coloro che sono uniti in questo movimento ecclesiale, il Papa ha ricordato lo sviluppo di CHARIS, un servizio internazionale per il rinnovamento carismatico cattolico, negli ultimi anni. E recentemente, lo scorso novembre, ha avuto l'opportunità di incontrare i partecipanti a un incontro organizzato da CHARIS, incoraggiandoli a proseguire sulla strada dell'unità e a considerare i loro suggerimenti.
Rivolgendosi oggi ai responsabili del movimento a livello nazionale, Francisco ha voluto condividere una visione pastorale della sua presenza e del suo servizio.
Un servizio di preghiera
In primo luogo, il Santo Padre ha ringraziato Dio per il bene che le comunità di rinnovamento seminano tra il popolo santo e fedele di Dio. Aiuta anche una spiritualità semplice e allegra. Successivamente ha riflettuto su due aspetti specifici della vita del movimento: “Un servizio di preghiera”, soprattutto il culto; È “Servizio al Vangelo”. Riguardo al primo aspetto ha detto:
Ha quindi esortato i membri del Consiglio Carismatico a continuare a servire la Chiesa e a progredire in modo migliore. Pregate pregate: un culto in cui prevale il silenzio, in cui la parola di Dio può prevalere sulle nostre parole; Insomma, al centro c’è davvero Dio, non noi.
Servizio al Vangelo
Dopo la prima caratteristica di questo servizio “Preghiera“, Francisco propose la seconda: servire”Vangelo”, che fa parte del DNA del movimento glamour:
Quindi “preghiera ed evangelizzazione”, che fa parte del carisma e della storia del movimento. Ma la successione di Pietro ha anche un fascino: essa»Unità”, che afferma i suoi membri: comunione effettiva, innanzitutto, “con i vescovi”. Pertanto, la comunità rinnovatrice è al servizio di tutta la comunità, diocesi e parrocchia. Ma il Papa ha ricordato l'unità “con le altre realtà ecclesiali, associazioni, movimenti, gruppi”, il rispetto reciproco nella diversità, l'impegno per iniziative comuni, il servizio al popolo di Dio e la collaborazione sulle questioni sociali. .
Innanzitutto, siate costruttori di unità gli uni con gli altri
Infine, il Santo Padre ha concluso il suo discorso ammonindo i membri del Consiglio nazionale per il Rinnovamento spirituale ad essere costruttori di unità, innanzitutto tra di loro, all'interno del Movimento, ma anche nelle parrocchie e nelle diocesi.