“Piccolo” è stata la parola che Papa Francesco ha scelto per celebrare il Natale del 2021. Mentre cerchiamo forza, successo, chiarezza e forza, Gesù viene al mondo per indicare la strada opposta, quella fatta di umiltà, tenerezza e servizio. Nella sua omelia, il Sommo Pontefice ha rivolto un forte appello agli operai.
Bianca Fracalvieri – Vatican News
Chiedere la piccola grazia a Gesù: questo è stato l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai credenti di tutto il mondo quando ha presieduto la tradizionale Messa del Gallo nella Basilica Vaticana.
Nella sua omelia, il pontefice ha messo in luce le contraddizioni contenute nel racconto della nascita di Cristo: grandezza e piccolezza, ricchezza e povertà, nobiltà ed esclusione sono aspetti che si ritrovano nel vangelo di Luca.
Gesù è nato per servire
L’episodio inizia con l’imperatore Cesare Augusto nel fiore degli anni, che ordina di contare l’intera terra. Da lì ci porta a Betlemme, dove niente è grande: solo un povero ragazzo avvolto in una fascia, circondato da pastori. Dio è in piccolo.
Diamo uno sguardo al centro del presepe, il Papa ha chiamato: Lasciamoci alle spalle le luci e gli addobbi e guardiamo il bambino per chiederci se siamo in grado di accoglierlo.
“È la sfida del Natale: Dio si rivela, ma la gente non lo capisce. Si fa piccolo agli occhi del mondo… e noi continuiamo a cercare la grandezza secondo il mondo, forse anche nel suo nome. Dio si abbassa… e noi vogliamo salire su un piedistallo. L’Altissimo denota l’umiltà… Siamo determinati all’eccellenza Dio va in cerca dei pastori, dell’invisibile… Cerchiamo di vedere Gesù è nato per servire … Passiamo anni alla ricerca del successo Dio non chiede forza o forza, chiede gentilezza e piccolezza interiore.
piccola benedizione
Questo è quello che dovremmo chiedere a Gesù a Natale, ha proseguito Francesco: piccola benedizione.
Piccolezza significa credere che Dio vuole venire Per le piccole cose della nostra vitaVuole vivere nelle realtà quotidiane, nei gesti semplici che compiamo a casa, in famiglia, a scuola, al lavoro.
Piccolezza significa anche accettare le nostre debolezze e i nostri errori e arrenderci a Lui, nella certezza che Dio ci ama così come siamo, nella nostra debolezza..
Accogliere la piccolezza significa anche abbracciare Gesù nei piccoli della giornata. Cioè, amarlo alla fine e servirlo nei poveri. Sono molto simili a Gesù. E vuole essere onorato nei poveri.
Niente più morti sul lavoro!
Gesù è nato povero circondato dai poveri, cioè pastori”Dimenticato dall’oceano“. Erano lì per lavorare, perché le loro vite non avevano orari e dipendevano dal gregge.
In Gesù tutto è armonioso
Ma se ci sono pastori a letto, ci sono anche i Magi, “Istruiti e ricchi”.
Il Papa ha detto che tutto si armonizza quando Gesù è al centro e ci invita a tornare a Lui Betlemme Per riscoprire l’essenza della fede.
Cominciamo il cammino e torniamo a Betlemme, perché la vita è un pellegrinaggio, ha concluso Francisco. Quella notte è apparsa una debole luce, che ci ha ricordato la nostra piccolezza. È la luce di Gesù che nessuno spegnerà mai.