Quando il flusso sanguigno aumenta, la “testa” del clitoride diventa eretta e dura come un pene. Quando si tira bene la pelle, si vede che la punta è diventata arrotondata, ed è questa parte più gonfia che è sensibile al tatto e che produce effetti meravigliosi – e orgasmi meravigliosi – quando viene accarezzata.
Oltre a questa parte esterna, ci sono tre parti interne: il tronco, costituito da due corpi cavernosi, che si uniscono e formano il corpo del clitoride – se guardi attentamente l’illustrazione, il clitoride sembra in realtà molto simile al clitoride . asta. Ci sono anche due bulbi di tessuto erettile – i cosiddetti follicoli vestibolari – che corrono lungo la vulva.
Quando una donna è molto eccitata, questi follicoli si riempiono di sangue e si gonfiano, rendendo l’uretra e il canale vaginale più sensibili per il sesso. Ecco perché quando impazzisci di lussuria non senti pulsare solo il tuo clitoride, ma anche tutto ciò che lo circonda. E perché è logico che la maggior parte delle donne raggiunga l’orgasmo stimolando il clitoride, non stimolando la vagina.
Pessima esplorazione
Sebbene la questione sia ancora un argomento misterioso e sconosciuto, il vero “ingranaggio” del clitoride è stato scoperto vent’anni fa dall’urologa australiana Helen O’Connell, dell’Università di Melbourne a Sydney. Delusa dal fatto che i principali libri di consultazione sull’anatomia contenessero riferimenti molto superficiali al clitoride, decise di studiare lei stessa l’argomento e scoprì che l’organo conteneva più nervi e vasi sanguigni di quanto si pensasse in precedenza, oltre a parti invisibili.
La parola clitoride deriva dalla parola greca “kleitoris”, che significa piccolo tumulo, ed è nata nell’antica Grecia. Ippocrate, considerato il padre della medicina, fu il primo a menzionarlo negli studi. Secondo lui anche la donna produce sperma e non ha alcuna possibilità di rimanere incinta se non raggiunge l’orgasmo.