Mercoledì il governo albanese ha approvato un controverso memorandum d’intesa firmato con l’Italia la settimana scorsa. Creazione di centri di pre-espulsione nei Balcani sotto giurisdizione italiana per trattare 36.000 richiedenti asilo Recuperata ogni anno dalla Marina Militare Italiana.
In un’intervista televisiva, il primo ministro socialista albanese Edi Rama ha ribadito l’accordo firmato a Roma con il primo ministro italiano di estrema destra Giorgia Meloni. “Non si tratta di un aiuto individuale, ma di un approccio strategico verso un partner strategico”.
Rama ha inoltre spiegato che il testo sarà poi sottoposto all’approvazione del parlamento albanese. Nonostante le forti critiche dell’opposizione, l’approvazione del parlamento di Tirana dovrebbe essere una mera formalità, poiché il processo richiede l’approvazione a maggioranza semplice e il Partito Socialista, che guida l’amministrazione, controlla l’Emiciclo.
Anche l’opposizione italiana ha criticato l’accordo. Lo ha accusato di aver creato una nuova Guantanamo in violazione della Costituzione italiana (Una prigione americana a Cuba dove i sospetti terroristi catturati dopo gli attacchi dell’11 settembre contro gli Stati Uniti sono stati trattenuti senza accusa).