Il ministro delle Finanze è preoccupato per i venti favorevoli provenienti dall’Eurozona, quali una possibile recessione tedesca, l’aumento del costo del debito italiano e l’attuazione delle regole di bilancio in Francia.
È stato uno dei punti più evidenziati dal ministro delle Finanze negli incontri con i partiti nell’ambito delle consultazioni in vista della presentazione del bilancio statale 2024: In Europa esistono rischi esterni che potrebbero sollevare interrogativi sulle ipotesi macroeconomiche, con un focus su italiano e francese.
Nel primo caso, la questione è incentrata sul recente aumento del costo del debito italiano, dove lo spread rispetto ai titoli tedeschi ha superato i 200 punti base, molto più alto di quelli portoghesi (71,1 punti base) e spagnoli (111,6 punti base). . O anche greco (147,6 anni fa). Inoltre, il deficit previsto per il 2024 dovrebbe superare il 4% del Pil italiano, superiore alla previsione di aprile del 3,7%.
Nel caso francese, il rischio riguarda il rispetto delle regole di bilancio e la capacità della seconda economia dell’UE di iniettare sostegno all’economia, poiché l’Eliseo prevede di mantenere un deficit superiore al 4% nel 2024, violando l’obiettivo del 3%. Bruxelles ha già confermato che la disciplina di bilancio tornerà l’anno prossimo. Le regole sono state sospese a causa prima della pandemia e poi della guerra in Ucraina.
Capacità di mitigare l’impatto
Tuttavia, il ministro delle Finanze è convinto che il Portogallo abbia la capacità di rispondere a potenziali shock provenienti dalle due maggiori economie europee, attraverso “meccanismi” in grado di mitigarne l’impatto.
È vero che qualsiasi manifestazione di questi rischi non sarà visibile fino a febbraio del prossimo anno, ma Medina è ottimista riguardo al superamento di questi rischi. Nello scenario opposto, la finanza scommette su una risposta interna in grado di attutire lo shock, in particolare le dinamiche di crescita e la flessibilità dimostrate dal mercato del lavoro.
Inoltre, in più occasioni, il governo e il Partito socialista hanno insistito sul fatto che il Portogallo è vicino a raggiungere il record di 5 milioni di dipendenti. In altre parole, lo shock sarà assorbito dai consumi delle famiglie.
Ma c’è un altro “meccanismo” su cui il governo fa affidamento per affrontare questi shock: il bazooka europeo. Secondo fonti parlamentari intervistate da Negosius, Fernando Medina ritiene che, dopo una fase iniziale più lenta, la fase di attuazione dovrebbe entrare in uno sprint, con conseguenti ulteriori “dinamiche interne”.
È vero che lo scenario macroeconomico per quest’anno e per il prossimo si è deteriorato negli ultimi mesi, con il governo che ora offre una previsione di crescita più modesta (vedi pagina accanto). Ma ha una carta vincente da giocare ora e all’inizio del prossimo anno: un surplus di bilancio che, secondo Lever, potrebbe oscillare tra lo 0,4% e lo 0,8% del Pil. Una fonte parlamentare scommette su uno scenario centrale per ottenere un surplus dello 0,5%, ovvero circa 1.300 milioni di euro. I numeri concreti si sapranno questo martedì con la presentazione del bilancio dello Stato.
Fernando Medina ritiene che il Portogallo abbia la capacità di rispondere agli shock esterni provenienti da Italia e Francia.