Dopo un tentativo fallito di vendere la banca più antica del mondo nel 2021, lo Stato italiano si prepara a vendere il 20% della sua quota totale del 64%. La vendita dovrebbe essere completata entro il 2024.
Lo Stato italiano vende circa il 20% del Banco Monte dei Paschi di Siena per almeno 728 milioni di euro, nell'ambito di un piano di vendita dell'istituto oggetto di un piano di salvataggio che ha portato alla sua nazionalizzazione.
Dopo aver salvato la banca con 5,4 miliardi di euro sei anni fa, lo Stato italiano ha versato alla fine dello scorso anno altri 1,6 miliardi di euro, pari al 64% della somma raccolta con l'aumento di capitale promosso dall'istituto finanziario, che mira a raccogliere 2,5 miliardi di euro… Euro.
Il Ministero delle Finanze italiano ha riferito che Roma offrirà circa 252 milioni di azioni tramite prenotazione accelerata. UBS Europe, Bank of America Securities e Jefferies hanno svolto il ruolo di coordinatori e bookrunner globali. Le azioni della banca, fondata nel 1472 e la più antica del mondo ancora attiva, hanno chiuso la seduta di lunedì in rialzo dello 0,72% a 3,07 euro, stimando il valore dell'istituto a circa 3,8 miliardi di euro. Secondo Bloomberg, il prezzo delle azioni dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,89 euro e l'offerta è stata interamente coperta dagli investitori.
L'esecutivo italiano ha avviato la vendita del Monte dei Paschi il mese scorso, nel tentativo di estrarre quanto più valore possibile dall'attuale posizione di maggioranza. L'offerta potrà avvenire attraverso una o più fasi, anche mediante scambio o operazione straordinaria, o anche attraverso una combinazione delle stesse.
Questo non è il primo tentativo del governo di isolare l'istituzione. Nel 2021 la vendita di parte della banca a UniCredit Bank si è conclusa con un fallimento. Ma i progressi, in termini di responsabilità, compiuti sotto la guida dell’attuale amministratore delegato, Luigi Lovaglio rese la banca più appetibile per gli investitori.
Gli impegni assunti con l’UE quando la banca è stata salvata nel 2017 obbligano Roma a vendere la banca a un altro azionista con una partecipazione significativa.
La vendita era inizialmente prevista per il 2021, ma è stata prorogata fino al 2024.