Partita di pallanuoto tra Spagna e Italia Olimpiadi di ParigiVenerdì scorso (9/8), è stato caratterizzato da una protesta italiana. Durante l’esecuzione dell’inno nazionale, i giocatori si sono posizionati con le spalle al tavolo degli arbitri, poiché avevano subito un trattamento ingiusto negli scontri precedenti.
L’Italia ha visto respingere due ricorsi da parte di World Aquatics, l’ente che regola gli sport acquatici. La squadra ritiene ingiusta l’espulsione di Francesco Condimi per “brutalità” nella gara contro l’Ungheria, mercoledì (7/8). Koundime è stato squalificato per la partita contro la Spagna, il che ha alimentato le proteste.
Durante il confronto con la Spagna, l’allenatore italiano ha chiesto un time-out affinché Kondimi potesse ricevere gli applausi dei compagni e del pubblico, sottolineando la solidarietà della squadra. Nonostante i tentativi di rimonta, l’Italia è stata sconfitta 11-9, portando la squadra al settimo e ottavo posto.
Le proteste contro la pallanuoto non sono state un caso isolato, ma piuttosto riflettono la crescente insoddisfazione nei confronti dell’arbitraggio negli sport acquatici. Il gesto della squadra ha aperto una discussione sull’importanza dell’equità e della trasparenza nelle competizioni, sottolineando che i Giochi Olimpici, oltre alle vittorie e alle sconfitte, sono anche un palcoscenico per gli atleti che cercano giustizia e riconoscimento.