Dal primo infortunio Corona virus Sul suolo italiano, da una settimana, gli eventi si susseguono con un ritmo sorprendente. Numeri ufficiali a tarda notte di giovedì 27 febbraioI contagi sono stati 650, i decessi 17 e le guarigioni 45. L'allarme sociale è lanciato anche in queste ore in alcune zone, dentro e fuori il Paese, e non è passato molto tempo prima che apparissero le prime tracce di paura. Ora il governo è impegnato a neutralizzare Impatto economico della pandemia.
Il virus si è concentrato soprattutto nelle regioni Lombardia e Veneto, motori economici del Paese nel nord. È stato fortemente influenzato dal turismoCon un calo significativo delle prenotazioni alberghiere nel periodo della Settimana Santa, una dura punizione per la Borsa di Milano, che non vedeva numeri così negativi dal referendum sulla Brexit del 2016. Negli ultimi giorni, la mancanza di un rudimentale coordinamento tra le istituzioni è diventata apparente e uniforme… Alcuni scontri tra le regioni e il governo centrale hanno lasciato l'impressione di una sorta di caos generalizzato nella gestione iniziale della crisi.
Sindaci e Regioni emanarono una serie di norme che vennero poi corrette o abrogate con ordinanza di Roma. Ad esempio, alcune regioni senza persone infette, come le Marche, hanno ordinato la chiusura preventiva delle scuole e vietato gli assembramenti pubblici. Il premier Giuseppe Conte ha minacciato di impugnare la norma, perché «contribuiva a creare il caos», e il tribunale ha finito per sospenderla. In Lombardia inizialmente era stata vietata l'apertura notturna dei bar, misura poi annullata due giorni dopo.
Di fronte a questo quadro panoramico, il governo centrale scommette su un cambiamento radicale nella strategia di gestione di questa crisi sanitaria pubblica, per cercare di contenere l’ansia e preservare l’esasperata economia italiana. Il suo passo più grande è lanciare un messaggio di calma, in coordinamento con la comunità scientifica dentro e fuori il Paese. In un incontro con i corrispondenti esteri a Roma, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha espresso il suo rammarico per il fatto che alcuni paesi, come Israele e Russia, abbiano consigliato ai propri cittadini di non recarsi in Italia (e altri, come la Spagna, abbiano solo sconsigliato il viaggio). In Italia (Nord) e ho confermato che il Paese è un luogo sicuro. “I nostri figli vanno a scuola nella maggior parte delle nostre città, e i turisti e gli investitori possono venire con tranquillità”, ha detto. Si è reso conto che l’epidemia del Corona virus stava scuotendo il sistema produttivo italiano.
Ha inoltre presentato una mappa, elaborata dall'Unità di Crisi del Potere Esecutivo, “contro il panico e l'informazione imprecisa”, dalla quale emerge che solo lo 0,1% delle località italiane (nello 0,05% dell'estensione territoriale) sono soggette a quarantena rigorosa – 10 città e villaggi in Italia. Lombardia e una in Veneto, nel resto si può viaggiare normalmente. Hanno inoltre spiegato che le persone isolate, circa 50.000, rappresentano lo 0,089% della popolazione totale.
Il ministro della Salute Roberto Speranza e Giuseppe Ippolito, direttore dell'Ospedale Spallanzani di Roma, centro di riferimento per le malattie infettive, hanno evidenziato nella stessa conferenza stampa il numero dei guariti dal morbo nel Paese, 45 in totale. . Hanno annunciato che l’Italia, d’ora in poi, sottoporrà a test specifici per Covid-19 solo le persone che presentano sintomi di infezione da coronavirus.
Finora, secondo i dati della Protezione civile, sono stati effettuati più di 11mila test, di cui solo il 5% sono risultati positivi. “Non possiamo incolparci perché siamo stati uno dei Paesi che ha attuato la maggior parte dei controlli”, ha detto Di Maio, aggiungendo che nei prossimi giorni invieranno quotidianamente tutti i dati relativi al contagio agli altri Paesi tramite le ambasciate. Walter Ricciardi, membro dell’Organizzazione mondiale della sanità e consigliere del ministro della Salute, ha sottolineato che “l’Italia non è l’epicentro dell’infezione, poiché il virus si sta diffondendo in tutto il mondo”.
Speranza ha confermato che al momento sono solo due gli hotspot da cui ha avuto origine il contagio: il più grande in Lombardia e un altro in Veneto, e che i medici stanno studiando la possibilità che i casi di contagio provenissero da un'unica località.