Più del 99% dei lavoratori Liberty in Portogallo e Spagna hanno accettato di aderire a un sistema di lavoro a distanza permanente, che continuerà in vigore dopo la pandemia COVID-19.
“Il 99,2% dei nostri dipendenti si sta muovendo verso il nuovo paradigma digitale”, ha detto Juan Miguel Estalo, che da dicembre guida le operazioni di Liberty in Portogallo, Spagna, Irlanda e Irlanda del Nord, in una conferenza con i giornalisti mercoledì 14 aprile.
In questo universo, il gruppo conta circa duemila dipendenti, di cui circa 400 nel mercato portoghese. “Non è un modello che abbiamo imposto”, ha detto Stallo, dicendo che nel suo caso ora era in grado di comunicare con più membri della sua squadra riducendo al minimo il “sacrificio personale” che doveva fare durante le trasferte.
Ci sarà un investimento di circa 1,5 milioni di euro all’anno, secondo Estallo: l’azienda stanzia un budget di 55 euro al mese, ovvero 660 euro all’anno, per coprire le spese aggiuntive dei lavoratori che rimangono a casa; E 460 euro per i neoassunti per adattare le loro case ai luoghi di lavoro. Il valore è lo stesso per i quattro mercati.
Gli edifici in cui si trova Liberty avranno incontri dei dipendenti più specifici (lo scambio di idee o momenti che aumentano la fiducia tra i lavoratori), ma, come riconosce Juan Miguel Estallo, potrebbero esserci affitti a terzi – in Portogallo, e più specificamente a Lisbona, la loro compagnia di assicurazioni Un contratto decennale in un edificio di 14 piani nel Parque das Nassis.
Liberty Seguros vuole crescere attraverso acquisizioni
Pur guadagnando flessibilità lavorativa, Liberty Seguros ammette che intende crescere acquisendo altre società. “Non c’è modo di essere un leader in Europa senza pensare alle acquisizioni”, presume il CEO della regione. La priorità era la crescita organica interna, ma “la crescita inorganica sarebbe importante”. Ha continuato: “Saremo attenti a tutte le opportunità che potrebbero sorgere”.
“Il nostro focus è sulla crescita nelle aree geografiche in cui ci troviamo”, ha specificato Juan Miguel Estal, aggiungendo che il Portogallo è “chiaramente” un paese in cui credono di poter crescere attraverso gli acquisti. Nel 2014, Liberty ha preso in considerazione l’acquisizione di Tranquilidade, ma si è conclusa con un fallimento: l’ex Gruppo Espírito Santo è andato ad Apollo, che l’aveva già venduto a Generali italiane.
Secondo i dati del regolatore assicurativo (ASF), Liberty Seguros è l’undicesima società operativa più grande in Portogallo, con una quota di mercato del 2,7%, ed è più rilevante per il settore danni (automobili, infortuni sul lavoro, incendi).