La crescita dell’Italia, terza economia dell’eurozona, potrebbe raggiungere il 4,9% nel 2021, tenendo conto del miglioramento registrato nel primo trimestre, indicano le nuove previsioni diffuse venerdì dalla Banca centrale italiana.
“I livelli di attività registrati prima della pandemia di covid-19 dovrebbero tornare entro il prossimo anno”, afferma la Banca d’Italia, ma “permane l’incertezza” sull’evoluzione della pandemia e sulla “efficacia e qualità delle politiche di sostegno” all’economia, aggiunge. .
La fondazione ha rivisto al rialzo la precedente previsione pubblicata a gennaio, che indicava una crescita del 3,5% nel 2021.
La revisione arriva dopo che l’istituto di statistica italiano all’inizio di giugno ha cambiato la sua stima di crescita per il primo trimestre del 2021 allo 0,1% dal calo dello 0,4% previsto ad aprile.
Per il 2022, la Banca d’Italia indica un aumento del PIL del 4,5% invece del 3,8% e mantiene la sua previsione al 2,3% per il 2023.
Il governo guidato da Mario Draghi prevede una crescita del 4,5% quest’anno e del 4,8% l’anno prossimo, riflettendo l’impatto delle misure del piano di risanamento da 222,1 miliardi di euro consegnato a fine aprile a Bruxelles.
Secondo Draghi, queste previsioni potrebbero presto essere riviste al rialzo, principalmente a causa della campagna vaccinale, della riapertura del commercio e della graduale ripresa del turismo.
L’Italia è il primo beneficiario del piano di rilancio da 750 miliardi di euro adottato dai leader europei nell’estate del 2020.
Un segnale di ripresa è arrivato dalla produzione industriale, che ad aprile ha superato il livello pre-pandemia COVID-19, aumentando dell’1,8% in un mese.
L’Italia ha visto il suo PIL diminuire dell’8,9% nel 2020, la sua peggior recessione dalla seconda guerra mondiale