L'economia italiana in cinque grafici
L'economia italiana cresce, ma il ritmo è inferiore a quello registrato nella media dei partner dell'euro. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione rimane al di sopra della doppia cifra e la disoccupazione giovanile rimane a livelli molto elevati.
Dalla fine del 2013, il Pil italiano non ha registrato flessioni su base annua, ma ha mantenuto un tasso inferiore al 2%. Inoltre, è ancora in ritardo rispetto al tasso di crescita dell’area euro.
Il tasso di disoccupazione ha iniziato a correggere dopo il suo picco nel novembre 2014 (13%). Tuttavia, è ancora superiore alla doppia cifra. Tra la popolazione giovane (fino a 25 anni) la percentuale è ancora molto elevata.
Il tasso di povertà nel 2016, ultimo anno per cui sono disponibili i dati Eurostat, è salito al 30%. Questo valore è superiore alla media dell'Eurozona (23,1%) e dell'Unione Europea (23,5%).
L’Italia ha il secondo debito pubblico più alto nell’Eurozona, superato solo dalla Grecia. Nel 2017 il rapporto si è corretto al 131,5% del PIL, ma il debito è aumentato in termini assoluti.
Secondo le stime dell'Istat, nel 2017 il deficit di bilancio dovrebbe raggiungere l'1,9% del Pil. Si tratta di un miglioramento rispetto al 2016 e del valore più basso dal 2007.
6 marzo 2018 alle 13:19
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