L’esercito venezuelano chiude la frontiera due giorni prima delle elezioni
Le elezioni presidenziali del Venezuela, previste per domenica (28), hanno visto un’altra elezione venerdì (26). Episodio brutale Al governo di Nicolas Maduro. Le forze armate hanno chiuso le frontiere.
La decisione è entrata in vigore nelle prime ore di venerdì (26). Le frontiere terrestri, aeree e marittime del Venezuela rimarranno chiuse a persone e veicoli fino alle 8 di lunedì (29). Una procedura simile è stata adottata nelle elezioni del 2018.
Il regime di Nicolas Maduro, candidato alla rielezione per un terzo mandato, sostiene che questa misura mira a proteggere le frontiere e prevenire attività che potrebbero minacciare la sicurezza del Venezuela.
Con la chiusura dello spazio aereo del Paese, è stato impedito il decollo da Panama ad un aereo che trasportava ex presidenti di paesi dell’America Latina… Caracas. L’opposizione ha invitato i leader a seguire il processo elettorale. Tra i passeggeri c’erano l’ex presidente di Panama Mireya Moscoso e l’ex presidente del Messico Vicente Fox, mentre il presidente panamense Jose Raul Molino ha protestato contro la decisione.
Poco dopo, il ministro degli Esteri panamense Javier Martinez-Acha Vásquez ha incontrato l’incaricato d’affari venezuelano. Ore dopo, ha detto su una rete di social media che il governo venezuelano lo aveva informato che lo spazio aereo era stato liberato. L’Autorità aeronautica venezuelana ha affermato, su una rete di social media, che i voli nel paese funzionano in modo completamente normale.
L’azione intrapresa da Nicolas Maduro è un’altra misura di preoccupazione per la comunità internazionale. Si teme che il processo elettorale non sarà trasparente o che il presidente, al potere da quasi 12 anni, non lascerà la carica se verrà sconfitto alle urne.
Maduro ha già affermato in precedenza che se non verrà rieletto ci potrebbe essere un “bagno di sangue” e una “guerra civile” nel Paese. Ha rifiutato anche la presenza di diversi gruppi di osservatori internazionali che si recheranno nel Paese per monitorare da vicino il voto. L’ex presidente argentino Alberto Fernandez è uno di questi.
Venerdì sera (26) è arrivato a Caracas il consigliere per gli affari internazionali della Presidenza del Brasile, l’ambasciatore Celso Amorim. Il presidente Lula lo ha inviato per monitorare le elezioni.