Le esportazioni si affermano come la linfa vitale dell’economia italiana. A ottobre 2023 l’Istat stima, per gli scambi con i Paesi extra-Ue27, un aumento ciclico di entrambi i flussi, maggiore per le esportazioni (+6,3%) che per le importazioni (+3,1%). Le esportazioni crescono su base annua del 9,2% (A settembre era -6,9%). Questa crescita è dovuta all’aumento delle vendite di energia (+24,4%), beni strumentali (+21,9%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%).
Le importazioni hanno registrato un calo del 18,7%, determinato dalla contrazione degli acquisti di energia (-35,8%), beni intermedi (-14,2%) e beni di consumo non durevoli (-7,8%).La bilancia commerciale è sempre relativa ad ottobre, con i 27 paesi extra UE positivo e pari a +5.366 milioni (-2.174 milioni a ottobre 2022). Il deficit energetico (-5.392 milioni) è inferiore a quello dell’anno precedente (-9.379 milioni), mentre il surplus commerciale non energetico, pari a 10.758 milioni, è elevato e in aumento rispetto a ottobre 2022 (+7.204 milioni).
Lo riferisce l’Istat Nei primi dieci mesi dell’anno le esportazioni extra-UE sono aumentate del 4,3% mentre le importazioni sono diminuite del 20,4%. Rispetto allo stesso periodo del 2022. I dati delle importazioni sono legati soprattutto all’andamento energetico, ma in ogni caso, al netto dell’energia netta, le esportazioni nei primi dieci mesi sono aumentate del 5,9% mentre le importazioni sono diminuite dell’8,5%. Nei primi dieci mesi del 2023.. La bilancia commerciale con i 27 Paesi extra-Ue è positiva per 34 miliardi (era -31,7 miliardi nello stesso periodo del 2022)..
Nel mese di ottobre si sono registrati aumenti su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i 27 principali paesi partner extra-UE; A preoccupare maggiormente sono i paesi dell’OPEC (+42%), il Giappone (+25,2%), gli Stati Uniti (+10,1%) e il Regno Unito (+9,1%). In calo le vendite verso la Cina (-1,0%) e i paesi del Mercosur (-0,5%). Ad eccezione degli Stati Uniti (+8,8%), le importazioni da tutti i principali paesi partner extra-UE27 diminuiscono su base annua. Gli acquisti dalla Russia hanno registrato il calo maggiore (-85%); Notevole anche il calo degli acquisti dai Paesi del Mercosur (-33,2%) e dall’India (-30,7%).