In “Il sole del futuro”, il regista italiano torna ai film precedenti, a temi e preoccupazioni ricorrenti, e finisce per onorare i suoi attori, in marcia verso il futuro.
“Future Sun” riassume il lavoro di Nanni Moretti, ma non si esaurisce in un viaggio nostalgico. In un film in cui l’italiano manipola il passato, la satira va di pari passo con l’emozione e la politica.
Possiamo vederla come una sintesi dove chi inizia le ‘iterazioni’ individuerà riferimenti, volti e situazioni; Oppure come una raccolta di guide attraverso le quali scoprire uno dei cineasti italiani più innovativi e interessanti degli ultimi cinquant’anni.
Qui i molteplici livelli narrativi si intrecciano abilmente e la realtà cinematografica si interseca con l’immaginazione e il sogno.
L’avatar che serve Moretti è Giovanni, il regista che trova conforto nel passato e in certe routine, ma si sente sempre esasperato dal presente che comincia a confonderlo.
E attraverso quest’altra tradizione “moresca” – la presenza del regista come protagonista che dirige il discorso – il canto stonato, l’odio per la violenza gratuita, l’avversione per certi tipi di scarpe, pasticcini e dolciumi, il nuoto e il talento per esercizio. Pochi tocchi di palla, tutti punti riconoscibili dalla mitologia che il regista ha costruito.
Giovanni sta girando un film ambientato nel 1956, in un quartiere popolare della periferia di Roma. La lampadina è stata appena inaugurata alla presenza dei membri della cellula locale del Partito Comunista Italiano (PCI) e del suo leader Ennio (Silvio Orlando), caporedattore de L’Unità, giornale ufficiale del partito.
Lo stesso giorno arriva in tournée il circo ungherese. A Budapest inizia la prima grande rivolta contro le dittature del blocco sovietico. Interviene l’Unione Sovietica. I carri armati del Patto di Varsavia invadono le strade e ne consegue un bagno di sangue, che reprime la ribellione.
La maggior parte degli attivisti guarda incredula. Per loro, questa è la prima grande svolta nella loro utopia socialista. Inizia la tensione tra la base del partito e l’élite dirigente sulla posizione da assumere di fronte alla feroce repressione dell’Unione Sovietica. La lotta vuole una ferma condanna e la separazione dai sovietici, e la direzione preferisce rimanere fedele alla linea ufficiale che loda e difende l’intervento.
Mentre dirige il film, Giovanni affronta i dubbi riguardanti la moglie Paola (Margherita Pie), che è anche la sua produttrice, e la relazione di sua figlia con un uomo molto più anziano.
Tutto sembra essere contro di lui. rompere la routine. A corto di soldi. Paula decide di produrre un film violento di un giovane regista sostenuto dalla capitale sudcoreana.
Nel frattempo, Giovanni sogna il suo prossimo progetto, una storia d’amore piena di canzoni italiane.
A questo punto Moretti si rifiuta di imbarcarsi in un semplice elenco di idiosincrasie e lamentele venate di nostalgia. Introduce nell’argomento una nuova vena evidenziata da sezioni che non mancano di evidenziare il marcio moderno.
Infine, “Future Sun” acquista vitalità e significato nella sua decisione di riscrivere la storia, poiché il risultato “eretico” soddisfa il vecchio principio socialista del titolo del film e affronta il futuro con speranza.
La speranza non è di moda? È questo che interessa a Moretti?
2023 | Commedia | 96 minuti
com Nanni Moretti, Margherita Pie, Silvio Orlando
Realizzazione Nanni Moretti
Anteprima in Portogallo 28 gruppi. 2023
distributore Film di Mida
Versione del rimorchio