
Titi si muove e muove i pezzi. Il Flamengo è tornato alla fase finale con due cambi: il terzino Wesley ha sostituito l’esterno Luiz Araújo, mentre Pulgar ha sostituito Mateusinho. I cambiamenti hanno cambiato lo stile di Falla, che ha iniziato a giocare con Gerson più avanzato e si è spostato sulla fascia destra.
Caixinha risponde agli stranieri. Vedendo gli avversari creare buone occasioni, soprattutto dentro, il capitano del Bragantino reagisce: vengono chiamati in campo l’ecuadoriano Hurtado e il colombiano Mosquera. Il secondo, infatti, non ha tardato a disturbarla e ha inviato un buon passaggio a Lucas Evangelista, che ha mancato il tiro.
Sacha na travi, ferito nella lua. L’occasione più pericolosa è per la squadra di San Paolo al 19′: Sasha colpisce la traversa su preciso passaggio di Mosquera. Sulla ribattuta, con Rossi già a terra che tentava di bloccare la palla, Hurtado non fa nulla e, desideroso di sbloccare il risultato, isola la palla e la manda in tribuna.
Entra Bruno Henrique (da destra). Gli attacchi di Bragantino hanno provocato un nuovo intervento di Tite, che ha abbandonato Thiago Maia per inserire Bruno Henrique sulla fascia destra, con Gerson, Arrascaeta al centro e Cipollhenya sull’altra fascia – tutti a cercare di provvedere all’assediato Pedro.
Arascaita conforta Maracanà. Il Flamengo apre le marcature al 29′ con la genialità dell’uruguaiano che sta diventando sempre più leggendario. Bruno Henrique, sempre sulla destra, attiva Arrascaeta, che gioca con Pulgar, lascia il segno per il San Paolo in modo incisivo e, con il suo aiuto, spinge Cleiton a segnare e spazzare via il pubblico di Rio: 1 a 0.