La statua in bronzo di una donna seminuda che prende il nome da una poesia del XIX secolo ha suscitato una polemica sulla mascolinità in Italia e le donne politiche chiedono che venga rimossa.
Una scultura nella città di Sabri, nel sud del paese, rende omaggio alla poesia “La Spigolatres de Sabri” (“Respiro di Sabri”, con la sua libera traduzione), scritta da Luigi Mercantini nel 1857.
La statua raffigura una donna in abito trasparente con un braccio sul seno.
La deputata Laura Boldrini ha affermato che la statua è “un insulto alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare”.
“Come possono le istituzioni accettare la rappresentazione delle donne come oggetto sessuale? Lo sciovinismo maschile è uno dei mali dell’Italia”, ha detto su Twitter Boldrini, membro della Camera dei rappresentanti del Partito Democratico di centrosinistra.
Una statua vestita sensualmente accende il dibattito sulla mascolinità in Italia – Foto: Reproduction/Facebook
La poesia è scritta dal punto di vista di un collezionista – una persona che raccoglie il grano lasciato dai mietitori nei campi.
Gleaner lasciò il suo lavoro per unirsi alla spedizione del fallito rivoluzionario italiano Carlo Pesacán contro il Regno di Napoli, che causò 300 morti.
La statua è stata svelata domenica (26). A una festa a cui hanno partecipato politici locali e nazionali, tra cui l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Un gruppo di donne politiche del Partito Democratico di Palermo ha chiesto la demolizione della statua e ha dichiarato in un comunicato:
“Ancora una volta dobbiamo subire l’umiliazione di vederci rappresentati sotto forma di un corpo sessuale, senza anima e senza alcun legame con le questioni sociali e politiche della storia”.
Monica Serena, senatrice del partito, ha definito la statua “uno schiaffo in faccia alla storia e alle donne che sono ancora meri corpi sessuali”.
“Questa statua non dice nulla sul diritto all’autodeterminazione della donna che ha scelto di non andare a lavorare per opporsi all’oppressore borbonico”, ha scritto su Twitter.
Il sindaco di Sabre, Antonio Gentile, ha difeso la statua su Facebook, affermando che è stata “realizzata con impeccabile abilità e interpretazione” dall’artista Emanuel Stefano. Ha detto che la sua città “non vuole mettere in discussione i suoi valori, principi e tradizioni”.
Anche su Facebook, Stefano si è detto “scioccato e sconvolto” dalle critiche. Ha difeso la statua, dicendo che “tende sempre a coprire il meno possibile il corpo umano” nelle sue opere “a prescindere dal genere”.
Ha detto in questo caso, Ha “approfittato della brezza marina” per “rafforzare il corpo” e ha affermato che la statua mira a “rappresentare l’ideale di una donna, suscitare il suo orgoglio e risvegliare una coscienza”. Ha detto che il progetto è stato approvato dalle autorità.