Uno studio condotto dai ricercatori dell’Universidade Estadual Paulista (Unesp) nel campus di Rio Claro ha rilevato che la stimolazione transcranica (tDCS) ha portato benefici diretti ai pazienti con Parkinson. Lo studio, condotto durante sessioni di esercizio aerobico, ha dimostrato che la stimolazione associata allo stress non solo aumenta i benefici dell’esercizio, ma immediatamente dopo le sessioni porta a miglioramenti diretti nell’andatura e nel controllo dell’andatura.
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Pubblicato sulla rivista scientifica Neuroriabilitazione e riparazione del sistema nervosoLo studio è stato condotto su 20 pazienti, divisi nei gruppi attivo e placebo, in due sessioni con intervalli di una settimana tra ciascuna sessione. La stimolazione cranica è stata eseguita da due elettrodi posizionati in punti specifici del cranio e fissati al cuoio capelluto, fornendo una corrente estremamente bassa di 2 mA, ma efficace nello stimolare i neuroni – ogni sessione durava 30 minuti e combinava un esercizio ciclistico di intensità da moderata a moderata .stimolazione elettrodica.
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Le funzioni cognitive e le attività cerebrali dei pazienti sono state monitorate prima e dopo le sessioni, quando sono state eseguite analisi dell’evoluzione spazio-temporale, così come la lunghezza del passo, la quantità di andatura e la velocità sono state studiate per determinare i potenziali effetti. Secondo i risultati pubblicati, sono stati osservati miglioramenti nella variabilità dell’andatura, nel controllo dell’andatura esecutiva e nel tempo di reazione del paziente: il deterioramento del sistema nervoso causato dal morbo di Parkinson, oltre ai tremori stessi, porta a una perdita del controllo motorio.
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Rispetto alla pre-valutazione, i partecipanti avevano una ridotta variabilità del tempo di passo, un ridotto tempo di reazione individuale e opzionale e una maggiore attività nella regione del cervello stimolata durante la deambulazione dopo l’esercizio aerobico combinato con tDCS attivo. L’uso della stimolazione combinato con i dimostrati benefici dell’esercizio fisico sugli effetti della malattia ha aumentato l’attività della corteccia prefrontale del cervello, l’area più utilizzata dai malati di Parkinson per controllare la deambulazione: a causa delle limitazioni imposte dalla malattia, tali miglioramenti possono migliorare direttamente l’autonomia e la qualità della vita di tale popolazione.