La polizia italiana ha annunciato lunedì di aver rimosso la rete di vendita online dei certificati di vaccinazione falsi contro il Covit-19, rendendo il documento obbligatorio per l’accesso ai luoghi pubblici da venerdì scorso.
In una dichiarazione, la polizia ha indicato che erano stati identificati Quattro indagati, due dei quali minorenniProposta di vendere certificati falsi utilizzando i social network.
“Migliaia di utenti sono stati registrati su popolari siti di contatto, dove sono stati rilasciati falsi certificati sanitari a prezzi che vanno dai 150 ai 500 euro”, ha detto la polizia.
Viene rilasciata la certificazione per la vaccinazione (minimo una dose), test negativo nelle ultime 48 ore o recupero da Covit-19 negli ultimi sei mesi.
Sarà richiesto dal 1 settembre Treni passeggeri e autobus, così come insegnanti e studenti.
La polizia ha affermato di aver identificato un totale di 32 canali di “chat” coinvolti nel traffico sulla rete di messaggistica istantanea del sito di social network Telegram. L’identificazione degli acquirenti è in corso di indagine.
L’operazione di polizia è avvenuta dopo che 20 milioni di italiani hanno ricevuto certificati di vaccinazione, negli ultimi tre giorni, ha detto lunedì il funzionario, ministro della Salute italiano Roberto Speranza. “Si tratta di un numero straordinario, che dimostra la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini del nostro Paese alla lotta contro il Govt-19”, ha scritto Speranza su Facebook.