Sabato scorso (3), la NASA ha registrato la più grande esplosione solare mai osservata dal 2017. Si è verificata nella macchia solare AR2838, alle 11:29 (ora brasiliana). Nell’immagine rilasciata dalla NASA, l’esplosione può essere vista in alto a destra del sole.
L’eruzione vulcanica è stata classificata dallo Space Weather Prediction Center (SWPC), il servizio meteorologico nazionale degli Stati Uniti, come un forte evento di categoria X, essendo in particolare una categoria X1.5 sulla scala che tiene traccia degli eventi solari. Era così potente da provocare un breve “blackout” radio a terra.
Secondo la NASA, i brillamenti solari sono potenti esplosioni di radiazioni. La classe X è il tipo più forte di brillamento solare. Se accadono verso la Terra, potrebbero persino mettere a rischio astronauti e satelliti nello spazio, oltre ad avere accesso al campo magnetico del pianeta e interrompere alcune comunicazioni radio e distruggere i segnali GPS.
Scopri di seguito l’area interessata dal blackout:
Lo Space Gate, che tiene traccia degli eventi spaziali, ha riferito che l’eruzione è ruotata dall’altra parte del Sole. “La macchia è sparita così rapidamente come è apparsa”, ha osservato il portale.
Domenica (4), l’esplosione ha orbitato intorno a nord-ovest e passerà le prossime due settimane ad attraversare l’altro lato della stella.
Gli eventi solari sono periodici. Il clima del Sole vive per 11 anni in fasi attive, con intense eruzioni vulcaniche, che lasciano il posto a periodi di dormienza. Il Sole è attualmente nella sua 25a fase attiva, iniziata nel 2020.