Siamo giunti alla fine del terzo ciclo di rilevanza e diversità dell’influenza italiana in Brasile, perché questo ciclo è stato caratterizzato dalla massiccia presenza di italiani, avvenuta nel XIX secolo, quando il Paese ottenne l’indipendenza dal Portogallo. . Ci sono rapporti secondo cui gli europei, principalmente italiani, furono attratti dalla capitale dell’impero, probabilmente a causa della fiducia che riponevano nei portoghesi. Poiché la storia è lunga, vi farò intravedere questo affascinante percorso nell’anno dell’indipendenza, quando su una popolazione di circa 150mila abitanti c’erano 100 italiani, e il 50% di questa popolazione erano schiavi.
Il giornalista George Caldera ha pubblicato nel suo libro: ‘Mauá, uomo d’affari dell’impero’(…) Una persona istruita può impegnarsi in affari solo per guadagnarsi da vivere. Questo perché all’epoca pochissimi brasiliani erano alfabetizzati.
Nel 1835, il capitano di lunga rotta della marina mercantile italiana, Giuseppe Garibaldi, arrivò in Brasile come fuggitivo e entrò nella storia del paese partecipando alla Rivoluzione Farrubila, e fu una delle figure più importanti del Nazione italiana. Movimento di Unificazione Nel 1860 fu canonizzato come “Eroe dei due mondi” per la sua partecipazione a vari movimenti e conflitti in Europa e Sud America. Nonostante le lotte e le lotte della sua vita, Garibaldi si innamorò della brasiliana Anita Garibaldi, che fu la sua migliore compagna di combattimento fino alla fine della sua vita.
Come giornalista non posso fare a meno di ammirare i giornalisti italiani che hanno avuto un impatto negativo sulla diffusione della cultura e sulla politicizzazione della società brasiliana. Tra i tanti segnaliamo Luigi Rossetti, De Luca Carrion e Luigi Delle Case, che furono sostenitori del movimento di unificazione italiana e seguaci degli ideali di Giuseppe Mazzini.
Re di Napoli e delle Due Sicilie d. I napoletani subirono l’influenza della principessa Teresa Cristina, figlia di Francesco I, e naturalmente i napoletani vennero a Rio de Janeiro e risvegliarono il desiderio di contribuire alla crescita e allo sviluppo. Brasile, per migliorare la terribile situazione della sanità pubblica e la difficile situazione dell’istruzione superiore in una città che all’epoca era già senza insegnanti.
La principessa D. Pedro II permise a italiani qualificati in varie professioni di venire alla corte brasiliana. d’Italia, diffusa in varie regioni del Brasile, dove sono registrati 1.225.633 (un milioneduecentoventicinquemilaseicentotrentatre) italiani, secondo i dati statistici sull’immigrazione italiana condotti dall’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistiche (IBGE), preparate nel 2000:
Distribuzione geografica dell’immigrazione italiana in Brasile
Immigrazione italiana in Brasile per regione d’Italia (dal 1876 al 1920) | ||
1º veneto | 365.711 | 29,4% |
2º Campano | 166.080 | 13,4% |
3º Calabria | 113.155 | 9,1% |
4º Lombardia | 105.973 | 8,5% |
5º Abruzzo/Molise | 93.020 | 7,5% |
6º Toscana | 81.056 | 6,5% |
7º Emilia Romagna | 59.877 | 4,8% |
8º Basilicata | 52.888 | 4,3% |
9º Sicilia | 44.390 | 3,6% |
10º Piemonte | 40.336 | 3,5% |
11º Puglia | 34.833 | 2,8% |
12º Marche | 25.074 | 2,1% |
13º Lazio | 15.982 | 1,3% |
14º Umbria | 11.818 | 1,0% |
15º Liguria | 9.328 | 0,8% |
16º Sardegna | 6.113 | 0,5% |
Totale | 1.225.633 | 100% |
Colonizzazione italiana degli Stati e dei territori del Brasile | |||
Popolazione totale | Italiani e discendenti | % | |
Ciao Paolo | 33.100.000 | 9.900.000 | 30 |
Paranà | 9.400.000 | 3.700.000 | 39 |
Santa Caterina | 4.500.000 | 2.700.000 | 60 |
Rio Grande do Sul | 9.500.000 | 2.100.000 | 22 |
spirito Santo | 2.600.000 | 1.700.000 | 65 |
Minas Gerais | 15.800.000 | 1.300.000 | 8 |
Rio de Janeiro | 14.100.000 | 600.000 | 4 |
Regione settentrionale | 8.890.000 | 1.000.000 | 11 |
Regione del Midwest | 10.380.000 | 400.000 | 4 |
Regione nord-est | 42.800.000 | 150.000 | 0,4 |
Totale nel 2000 | 151.070.000 | 23.550.000 | 15,6 |
Fonte: IBGE, 2000.
Secondo i dati IBGE del 2010, si stima oggi che ci siano circa 30 milioni di italo-brasiliani, che rappresentano circa il 15% della popolazione brasiliana, che rappresenta 200 milioni di brasiliani.
Poiché tutto nella nostra vita ha un limite, questo posto non fa eccezione alla regola. Chiudo quindi qui molto brevemente i tre cicli principali della presenza degli italiani in Brasile, ma spero di aver contribuito un po’ con la conoscenza della storia del nostro grande Brasile.
Nel prossimo numero parlerò della corsa all’immigrazione iniziata nel 1874, secondo i dati statistici.
Arrivederci!!!