Pavia. La scienza resta l’unica strategia vincente contro le epidemie. E non mi riferisco solo a chi è il Covid”. In una conferenza di domenica, alla presenza del presidente Sergio Mattarella e della comunità accademica riunita a Theresienstadt, il professor Rafael Bruno – Professore di Malattie Infettive – evidenzierà come, anche considerando il recente passato segnato da SARS e MERS, H1N1, “non ci sono Altri valide strade da seguire se non scientifiche. Così, il risultato di azioni congiunte e processi sinergici ha portato, nel caso del Covid, ma non solo, alla creazione di nuove strategie terapeutiche e vaccini. Tutto è stato possibile grazie al principio di cooperazione tra istituzioni scientifiche pubbliche e private, governi e investitori.Le malattie in generale e le epidemie in particolare non possono essere combattute sistematicamente, solo riscoprendo il concetto di bene comune”.
Al Dipartimento di Malattie Infettive di San Mateo, le prime linee si stanno riscaldando di nuovo dopo che i pazienti ospedalieri sono passati da 5 a 22 settimane. Ha preferito aspettare dopo le vacanze estive in modo che l’estate non si rovinasse per fare una telefonata ad agosto”, afferma il direttore della clinica.
Tuttavia, l’esposizione di molti specialisti da parte del professore ai media, e non sempre d’accordo, contribuirà a una sfiducia nei confronti della scienza?
“Senza dubbio. Penso che sia opportuno parlare solo quando c’è davvero qualcosa con cui comunicare. Lo stesso vale per chi raccoglie e diffonde informazioni. Può anche mancare la comunicazione uno contro uno, ma dopotutto, tutti bevono alla fonte che sentono. È più appropriato: “Penso che la sfiducia sia ancora il problema del nostro tempo”.
Con quale logica?
“L’epidemia di informazioni, la diffusione incontrollata di notizie spesso infondate, ha avuto un impatto enorme e continua a trasmettere informazioni errate. Si è creato un incredibile cortocircuito. Ma è dovere degli esperti comunicare”.
Sembra che non sia sempre un compito facile.
“È davvero una delle cose più difficili. Modifica il tuo discorso in modo che sia comprensibile a più persone possibili. Questo vale anche all’università, quando c’è una classe. Non è un caso che un programma come Quark, che veicola concetti importanti in modo semplice ma qualificato, ha avuto successo per quarant’anni.”