Il valore dell’ecosistema sfiora i 600 miliardi di euro
17 giugno
2024
– 17:06
(Aggiornato alle 17:18)
La “beauty economy italiana”, termine che comprende i settori dell’arte, della cultura, del paesaggio, dell’alimentazione, del vino, del design, della moda e dei cosmetici, vale 595 miliardi di euro (3,46 trilioni di R$), pari a circa il 30% del Pil nazionale.
Il 2023 è stato un anno record per la regione, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente. I dati provengono dal rapporto annuale di Banca Ifis che valuta il settore imprenditoriale che, votato alla bellezza e al “saper fare artigianale”, rappresenta l’eccellenza del Made in Italy.
A trainare il buon risultato sono stati soprattutto i settori della moda, della cosmesi, della gastronomia e del turismo culturale.
Il rapporto ha riguardato 346.000 aziende, suddivise in tre settori: turismo culturale e paesaggistico; “basato sul design” in settori quali agricoltura, automobili, moda e cosmetici; Sono “orientati agli obiettivi”, caratterizzati da etica e responsabilità.
L’ecosistema prende quindi in considerazione non solo le aziende tradizionalmente legate alla bellezza, ma anche le aziende che operano in settori industriali e produttivi che hanno il potenziale per creare un impatto sociale positivo.
Da un’indagine condotta nei cinque principali mercati di riferimento per l’export italiano (Cina, Regno Unito, Usa, Germania e Francia) emerge che il 92% degli intervistati è disposto a pagare di più per acquistare prodotti certificati made in Italy. Le ragioni sono l’alta qualità, l’attenzione ai dettagli, il design elaborato e la tradizione. .