Il caso ruota attorno ad un’imposta del 40% sugli utili “eccessivi” delle banche italiane, che prevede un contributo massimo, che non potrà superare lo 0,1% del totale attivo, un livello molto inferiore a quello inizialmente stimato.
La Banca Centrale Europea ha messo in guardia contro le ripercussioni dell’imposta sugli utili delle banche italiane, in particolare sui livelli di capitale degli istituti o sulla composizione degli accantonamenti, e sui rischi di un’ulteriore frammentazione del sistema finanziario europeo, ha annunciato mercoledì.
In una posizione firmata dalla presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, la Bce ha avvertito che la nuova tassa straordinaria sulle banche, annunciata dal governo italiano in agosto, colpirà soprattutto gli istituti più piccoli focalizzati sulla concessione di credito.
Il caso ruota attorno ad un’imposta del 40% sugli utili “eccessivi” delle banche italiane, che prevede un contributo massimo, che non potrà superare lo 0,1% del totale attivo, un livello molto inferiore a quello inizialmente stimato.
“Bisogna prestare attenzione per garantire che l’imposta eccezionale non influisca sulla capacità di ciascun istituto di credito di costituire solide basi patrimoniali e di anticipare adeguatamente ulteriori deterioramenti e deterioramenti della qualità del credito”, si legge nel parere emesso dalla Banca Centrale Europea.
“Limitare la capacità degli enti creditizi di mantenere adeguate posizioni patrimoniali o di effettuare accantonamenti in modo prudente, nel contesto di un possibile declino della qualità del credito, potrebbe mettere a repentaglio la regolare trasmissione delle misure di politica monetaria dalle banche alle banche”, avverte la Banca Centrale . L’economia in generale.
La BCE sottolinea di comprendere “che la decisione del governo italiano è stata guidata dai costi sociali potenzialmente più elevati per famiglie e imprese associati a un contesto di tassi di interesse elevati”.
Ma sottolinea che poiché “la determinazione dei beneficiari dell’imposta eccezionale si basa anche sul margine finanziario per l’anno 2023, questi istituti di credito potrebbero registrare profitti o perdite inferiori quando l’imposta verrà effettivamente imposta”, sottolineando che sarà vincolante , anche se gli istituti di credito registreranno perdite nelle componenti illiquide del margine finanziario dei propri profitti.
La Bce comprende che questa tassa si applicherà ai grandi istituti di credito vigilati direttamente dalla Bce e agli istituti di credito meno importanti vigilati direttamente dalle autorità nazionali.
In questo senso, egli ritiene che l’imposta eccezionale “colpirà soprattutto gli istituti meno importanti, che tendono ad avere una maggiore concentrazione nell’attività creditizia, mentre gli istituti più grandi tendono ad avere una percentuale maggiore di reddito basato sulle commissioni”.
Per la Banca Centrale Europea, l’importo dell’imposta eccezionale potrebbe non essere proporzionale alla redditività a lungo termine dell’istituto di credito e alla sua capacità di generare capitale.
“A seguito dell’applicazione diffusa dell’imposta eccezionale, gli enti creditizi con posizioni di solvibilità inferiori o più focalizzati sull’attività creditizia (come le piccole banche) o con previsioni di capitale difficili potrebbero diventare meno capaci di assorbire i rischi potenziali derivanti da un rallentamento dell’economia situazione economica”, avverte.
A livello più generale, ritiene inoltre che la tassa potrebbe portare ad un’ulteriore frammentazione del sistema finanziario europeo, a causa della natura eterogenea di queste tasse nel sistema bancario.
Raccomanda pertanto che tale azione sia accompagnata da un’analisi approfondita delle possibili conseguenze negative sul settore bancario e del potenziale impatto sulla resilienza del settore bancario e sulle distorsioni del mercato, in particolare sulla redditività e sulle basi patrimoniali a lungo termine, in sull’accesso ai finanziamenti e nella concessione di nuovi prestiti e sulle condizioni di concorrenza del mercato e il loro potenziale impatto sulla liquidità.