Inizia a funzionare così. Ricardo Cismero ha iniziato aprendo un negozio online, perché non gli hanno dato uno “sconto del 15% sulla bicicletta”, ma è arrivato al punto in cui ha iniziato a utilizzare la sua formazione accademica in ingegneria per creare le sue ruote Leiria.
Abituati ai passeggini, dove ogni senso conta, Ricciardo e il suo amico Evo Santos erano pronti a creare prototipi per le corse motociclistiche nel 2009.
Oggi il fatturato è di circa 1,3 euro e il 71% della produzione è destinato all’export. La scommessa, per poter vedere e testare il prodotto in condizioni gravose, è passata anche attraverso una forte concorrenza.
Tanto che ha la responsabilità di equipaggiare, nella corsa olimpica di fondo, a Tokyo, l’italiano Nader Koulidani, della MMR, squadra spagnola ufficiale di una fabbrica di biciclette. “È importante, soprattutto per quanto riguarda l’evento esclusivo. Un conto è il Mondiale, dove paga chi vuole andare. Alle Olimpiadi va tutto bene”.
Inoltre, uno degli anelli più felici del marchio è stato raggiunto nell’evento sportivo più importante del pianeta. Stiamo parlando del bronzo dello spagnolo Carlos Coloma, a Rio de Janeiro, nel 2016. Ma Prototype ha già cinque titoli mondiali e diversi europei nella sua lista.
“Non viviamo sugli allori. Per noi questi risultati ci dicono solo che siamo sulla strada giusta. Per noi il fattore chiave è il rispetto per l’atleta. Esce di casa e non può avere problemi nel bel mezzo di un allenamento che potrebbe essere l’ultimo prima della gara, sottolinea Riccardo Cissemero, il quale ha rivelato che l’obiettivo principale dell’italiano è quello di ottenere un posto nella “Dieci”.
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