Un senatore del Partito Democratico eletto in Svizzera ha presentato al Parlamento italiano un emendamento volto a inasprire le norme sulla concessione della cittadinanza (jus sanguinis).
Secondo il progetto di Claudio Micheloni la cittadinanza potrà essere riconosciuta automaticamente solo ai nipoti fino alla seconda generazione, cioè solo ai figli e ai nipoti degli italiani. I pronipoti possono richiedere il riconoscimento solo di età compresa tra 18 e 22 anni.
Inoltre Micheloni vuole richiedere una conoscenza base della lingua italiana e aumentare il compenso richiesto da 300 a 400 euro. Il fondo è stato creato nel 2014, per finanziare i consolati e accelerare il trattamento delle domande, ma finora le risorse non sono state trasferite alla rete consolare.
L’emendamento di Micheloni è stato presentato alla commissione Bilancio del Senato, che sta attualmente discutendo la legge di bilancio del governo 2018. Tuttavia, secondo la deputata italo-brasiliana Renata Bueno, la proposta ha poche possibilità di prosperare in questo momento.
“La discussione non riguarda tanto la commissione Bilancio”, ha detto il parlamentare in un’intervista all’agenzia di stampa italiana ANSA. Il senatore Fausto Luongo, anche lui italo-brasiliano, ha pubblicato un testo in cui esprime la sua “profonda insoddisfazione” per l’emendamento.
Ha dichiarato che “la soluzione non sta nella falsa idea di limitare i diritti per ridurre il numero dei richiedenti, ma piuttosto nel migliorare le procedure e le pratiche, nonché nell’eliminare la speculazione e le cattive azioni che si sono recentemente radicate in diversi Comuni d’Italia”. .
Micheloni, senatore dal 2006, non ha sostenuto la riforma elettorale del governo, nonostante appartenga al Partito Democratico del primo ministro Paolo Gentiloni, ed è improbabile che possa ricandidarsi nel 2018. La sua proposta arriva in un momento in cui il partito sta cercando di introdurre la principio Giustizia. suli (diritto alla terra) nella legislazione, una misura che incontra resistenza nell’ala conservatrice del parlamento.
Il progetto mira a consentire anche ai figli di stranieri nati in Italia di ottenere il diritto alla cittadinanza, purché rispettino determinati requisiti riguardanti la durata del soggiorno sul territorio italiano. Allo stato attuale il testo non modifica lo jus sanguinis.