Dopo aver pronunciato il Catechismo durante l’udienza generale, Francesco ha rinnovato l’invito a pregare per le persone che soffrono a causa dei diversi conflitti, ricordando in particolare la martoriata Ucraina e quella tra israeliani e palestinesi. Di fronte al dolore patito da bambini, anziani, malati e giovani ha lanciato un nuovo appello: “La guerra è sempre una sconfitta: non dimentichiamolo”.
Antonella Palermo – Vatican News
Papa Francesco ha chiesto, ancora una volta, nell’udienza generale di mercoledì (11/08) di pregare per le persone che soffrono a causa della guerra.
Non dimentichiamo la martire Ucraina e pensiamo ai popoli palestinese e israeliano. Possa il Signore condurci alla giusta pace. C’è molta sofferenza.
La guerra è sempre una sconfitta
Salutando i pellegrini di lingua italiana presenti in piazza San Pietro all’udienza generale, il Papa ha invitato con insistenza alla pace:
Soffrono i bambini, soffrono i malati, soffrono gli anziani e tanti giovani muoiono. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta.
Guardando al conflitto in Medio Oriente, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari riferisce che circa 15.000 persone sono fuggite da Gaza City lo scorso martedì (11/07), rispetto alle 5.000 di lunedì scorso e alle 2.000 di domenica. Questo è un numero considerato un “forte aumento”. Nel frattempo, l’esercito israeliano ha ucciso di notte, con un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas, specializzato nello sviluppo di armi e missili strategici. Sul fronte di guerra in Ucraina, i ministri degli Esteri del G7 si sono dichiarati “uniti” nella determinazione a continuare a fornire “forte sostegno” al Paese invaso dalla Russia.
Liberare la Terra dal male
Nella benedizione ai fedeli di lingua araba, il Papa ha chiesto anche protezione «da ogni male» e ha chiesto espressamente un dono al Signore Gesù:
Il coraggio di collaborare con tutti coloro che operano sulla Terra per liberarla dal male e riportarla alla sua bontà originaria.
Secolarizzazione, non lamentarsi, ma testimoniare con la fraternità
Dopo il catechismo dedicato alla figura di Madeleine Delbrille, Francesco ha salutato altri gruppi di pellegrini, tra cui pellegrini di lingua francese, in particolare membri della Federazione nazionale delle associazioni delle famiglie cattoliche. Poi ha invitato:
Di fronte al nostro mondo secolare, non dovremmo lamentarci, ma piuttosto vederlo come una chiamata a dimostrare la nostra fede e una chiamata a trasmettere la gioia del Vangelo a tutti coloro che hanno sete di Dio. Chiediamo al Signore la grazia di testimoniare quotidianamente la nostra fede attraverso la fraternità e l’amicizia che sperimentiamo con ogni persona.
Il Papa ha invitato i fedeli a diventare “pietre vive nel servizio del Signore”, ricordando la celebrazione, giovedì 9 novembre, della festa liturgica della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano: ricorrenza annuale designata dal Vescovo della Chiesa. Roma dovrebbe suscitare tanto entusiasmo.
Polonia, Giorno dell’Indipendenza: Grazie a Dio
Infine, nel saluto ai pellegrini polacchi, il Successore di Pietro ha ricordato il prossimo anniversario del ripristino dell’indipendenza della Polonia, che si celebra l’11 novembre. “Questo anniversario vi incoraggia a essere grati a Dio”, ha detto il Papa, esortando: “Trasmettete la vostra storia alle nuove generazioni”.