Secondo Amato, l’aereo, precipitato in mare vicino all’isola italiana di Ustica (sud) con 81 persone a bordo, è stato abbattuto da un missile francese volto a uccidere il dittatore libico Muammar Gheddafi.
“Le parole di Amato sono parole importanti, meritano attenzione”, anche se corrispondono a “esclusioni personali”, scrive la Meloni sui social, ricordando che “nessun episodio relativo alla tragedia del DC9 è protetto dal segreto di Stato” e “le autorità giudiziarie e di vigilanza inchiesta parlamentare”. I gruppi hanno fatto un ottimo lavoro nel corso dei decenni.”
Pertanto «chiedo all’ex premier Amato se ha gli elementi che gli consentirebbero di modificare le decisioni di magistratura e parlamento, esenzioni escluse, e se le metterà a disposizione del governo, questo potrà fare tutti i passi necessari, ” ha aggiunto Meloni.
La tragedia di Ustica, uno dei più grandi misteri dell’aviazione italiana, è ancora avvolta nel mistero più di quattro decenni dopo, poiché le indagini successive indicarono che l’aereo fu abbattuto, ma la causa o i colpevoli erano sconosciuti.
“Esiste una versione molto credibile dell’aeronautica francese con la complicità degli americani e di coloro che hanno preso parte alla battaglia aerea nei nostri cieli la notte del 27 giugno”, ha continuato Amato in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano. Repubblica di La.
“Il piano era quello di eliminare Gheddafi, che volava a bordo del MIG della sua aviazione. E per simulare un’esercitazione NATO, sono in funzione diversi aerei, nel corso della quale verrà lanciato un missile contro il leader libico: l’esercitazione è una riproposizione di quanto permette che venga considerato un ‘incidente'”, ha detto.
Le cose però andarono diversamente: “Gheddafi fu avvertito del pericolo (dice il defunto leader socialista italiano Bettino Craxi, Amato) e non salì sul suo aereo. E un missile lanciato contro un MIG libico colpì il DC9. L’Itavia si schiantò con 81 innocenti persone all’interno”, ha detto l’ex Corte Costituzionale. Il leader si è scusato con la Francia.
Le dichiarazioni hanno suscitato una tempesta di reazioni, non solo da parte dei familiari delle vittime, grati per le loro parole, ma anche da parte di chi le considerava storicamente sbagliate, molti dei quali ne chiedevano prove.
Daria Bonfitti, Presidente dell’Associazione Famiglie Affettate, ha dichiarato:[As palavras de Amato] La ricostruzione più importante e perfetta di tutto ciò che è documentato, che conosciamo da anni.
“Ora mi aspetto qualcosa dalla Francia, mi aspetto che il governo italiano se ne assuma la responsabilità. Non è giusto che i nostri alleati ci trattino così”, ha aggiunto alla stampa locale.
Il vicepremier Matteo Salvini ha definito le dichiarazioni di Amato una “gravità senza precedenti”, ha chiesto se “ci sono elementi concreti a sostegno delle sue parole” e ha aggiunto: “Visto il peso delle dichiarazioni e il loro relativo ruolo nel corso degli avvenimenti, attendiamo i commenti di le autorità francesi”.
Intanto la figlia di Bettino Craxi – il leader socialista che secondo Amato aveva avvertito Gheddafi che sarebbe stato preso di mira – ha sottolineato che Amato aveva confuso le date perché suo padre aveva avvertito il leader libico nel 1986 e non nel 1980.
“Si tratta di una ricostruzione che colpisce per la sua inesattezza storica”, ha detto Stefania Craxi, senatrice del partito conservatore Forca Italia.