Pubblicato il 08/12/2023 alle 21:14
Durante il vertice, che si è tenuto presso il Museo del Domani a Rio de Janeiro, i capi degli Stati membri del Mercosur hanno firmato una dichiarazione speciale sulla difesa della democrazia e dell’integrità dell’informazione negli ambienti digitali. La sceneggiatura è stata completata giovedì (7) e rilasciata venerdì (8) alla stampa. Degno di nota è l’impegno ad adottare misure congiunte per regolamentare le piattaforme digitali che potrebbero aumentare l’estremismo politico nel continente.
Il documento è stato concordato tra il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva; Dall’Argentina, Alberto Fernandez; Del Paraguay, Santiago Peña, e dell’Uruguay, Luis Lacalle Pou, nonché autorità dei paesi associati al Mercosur.
In un estratto, i presidenti hanno espresso preoccupazione per “i modelli di business negli ambienti digitali che, allo scopo di aumentare le entrate pubblicitarie e i risultati aziendali, aumentano la raccomandazione e la riproduzione di informazioni distorte e false e l’incitamento all’odio, contribuendo alla polarizzazione ideologica nel paese. ” Diversi settori della società, che colpiscono principalmente persone o comunità in situazioni fragili, esacerbando le tendenze all’estremismo, all’estremismo e agli atti di violenza.
Un altro punto sollevato è che le piattaforme digitali devono rispettare il diritto degli utenti alla riservatezza dei dati e sviluppare modelli di business alternativi che non monetizzino questi dati. Il testo rileva che le stesse leggi, regolamenti e diritti che si verificano al di fuori dell’ambiente digitale sono estensibili ad esso, compresa la libertà di espressione e di stampa, la privacy e la protezione delle informazioni personali.
Il Mercosul insiste inoltre sul fatto che le piattaforme facilitano l’accesso ai dati e agli standard che sono alla base della programmazione algoritmica, dei sistemi di raccomandazione e della moderazione dei contenuti. La giustificazione è che questo tipo di trasparenza facilita il lavoro degli istituti di ricerca che valutano l’impatto dell’incitamento all’odio negli ambienti digitali.
Sono stati inoltre evidenziati i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale, con preoccupazioni specifiche sulla disinformazione e sulla tolleranza di vari tipi di violenza. I presidenti sostengono che la coesione sociale, i valori democratici, i diritti umani, la conoscenza scientifica e la fiducia nella stampa sono a rischio. Indicano gli eventi climatici e la pandemia di coronavirus come casi in cui il dibattito pubblico è stato messo a repentaglio.
È emersa anche l’indicazione che è necessario rafforzare le procedure per la formazione della cittadinanza digitale, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti, che li prepari a svilupparsi in sicurezza negli ambienti digitali.