05/10/2023 – 10:05
ROMA (Reuters) – Mercoledì il governo italiano affronterà una battaglia con gli investitori ribelli in una votazione su chi dovrebbe guidare Enel, leader dell'energia verde e la più grande società quotata del Paese.
Questa controversia mette in discussione l'influenza esercitata dal Ministero del Tesoro italiano sulle aziende statali strategiche, che condividono la proprietà con investitori istituzionali sempre più importanti.
Uno degli investitori di Enel, Covalis Capital, ha chiesto più democrazia tra gli azionisti, affermando che il governo non dovrebbe essere in grado di dettare le scelte in una società quotata in borsa.
Enel, che è anche una delle più grandi società elettriche d'Europa, ha cercato di posizionarsi come uno dei principali sviluppatori di energia rinnovabile. Tuttavia, i suoi debiti aumentarono e il gruppo decise di concentrare le proprie attività su sei paesi, tra cui Italia, Spagna e Stati Uniti.
L'esito del voto di mercoledì è difficile da prevedere e l'assemblea degli azionisti, prevista per le 12:00 (ora locale), potrebbe proseguire fino a tarda notte.
Il Tesoro detiene una partecipazione del 23,6% in Enel ed è fiducioso di vincere un posto nel consiglio di amministrazione per la sua lista di sei candidati, tra cui il candidato amministratore delegato Flavio Cattaneo, attualmente vicepresidente dell'operatore ferroviario ad alta velocità Italo.
I restanti tre seggi nel consiglio di amministrazione saranno probabilmente condivisi tra Kovalis, con sede a Londra, e il gruppo di investimento istituzionale Assogestioni.
Si prevede che il voto per la carica di presidente sarà serrato. È uno scontro diretto tra il candidato al Tesoro Paolo Scaroni, ex amministratore delegato dell'Enel e della società energetica Eni e attuale presidente della squadra di calcio AC Milan, e il candidato di Covales Marco Mazzucchelli.
Kovalis afferma che l'Enel ha bisogno di una figura indipendente, come l'ex banchiere Mazzucchelli, per supervisionare le sue attività e potrebbe provare a riaprire il processo di selezione dell'amministratore delegato se il candidato a presidente avrà successo.
(Segnalazione di Francesca Landini e Keith Weir)